La Costituzione

La Costituzione della  Repubblica Italiana

a cura di Carlotta Scardovi e Emi Coatti  3°C della Scuola Media "A. Oriani" di Alfonsine

I diritti e i doveri dei cittadini

DIRITTI SOCIALI

  • Sono i diritti per i quali ad ogni cittadino devono essere garantite condizioni di vita dignitose. 
  • I diritti sociali richiedono un intervento diretto dello Stato.

 

Il diritto alla salute 

  • è sancito dall'articolo 32, il quale riconosce tra i compiti principali di uno Stato Democratico quello di mantenere i suoi cittadini in salute, in quanto esso è fondamentale diritto dell'individuo e interesse  della collettività, senza tuttavia forzarlo perché intraprenda terapie contrarie alla sua volontà.

 

Il diritto all'istruzione 

  • Presenta un vantaggio per l'individuo e per la società. 
  • E' garantito dall' Articolo 34 che afferma che la scuola è aperta a tutti i cittadini e che il ciclo che comprende elementari e medie è obbligatorio e gratuito. 
  • Con l'Articolo 33 la Costituzione riserva allo Stato la facoltà di stabilire le norme generali che regolano la scuola. 
  • Garantisce il diritto di istituire scuole private e anche la libertà di insegnamento.

 

I DIRITTI CIVILI

  • Consentono agli individui di agire, muoversi, esprimersi, entrare in rapporto con gli altri senza che lo Stato intervenga.

 

La libertà personale e i diritti dei detenuti

  • è il diritto di libertà fondamentale e preliminare a tutti gli altri. 

  • La Costituzione Italiana ribadisce questo diritto nell'Articolo 13 e lo definisce come inviolabile. La libertà personale riguarda tutti, anche gli stranieri che si trovano in Italia. 

  • Con l'Articolo 13 la Costituzione tutela la popolazione da ogni forma di abuso. 

  • L'Articolo 13 prosegue quindi proibendo ogni violenza fisica e morale sui detenuti, cioè vietando ogni forma di tortura o di ricatto, e affida alle leggi il compito di stabilire i limiti della carcerazione preventiva, cioè in attesa del processo. 

  • Il significato della detenzione e le garanzie dell'accusato sono ulteriormente precisati nell'Articolo 27. 

  • Il Divieto della pena di morte pone l'Italia nel ristrettissimo gruppo delle nazioni che hanno accettato questo grande principio morale.

 

Libertà collettive

  • Gli Stati non democratici hanno paura che i cittadini si riuniscano, discutano, quindi vietano ogni forma di azione collettiva oppure cercano di controllarla. 

  • Gli Stati democratici vedono con favore lo sviluppo delle azioni collettive e sostengono che la maturazione di un Paese avviene proprio grazie al confronto tra posizioni diverse. 

  • La Costituzione si preoccupa di garantire ai cittadini la massima libertà di riunione. 

  • La Costituzione garantisce anche la libertà di associazione ( Art. 18 ). 

  • Sono vietati dall'Articolo 18 solo tre tipi di associazione:

    • - associazioni per delinquere

    • - associazioni segrete

    • - associazioni di carattere militare.

Libertà di manifestazione del pensiero

  • è un altro principio che distingue gli Stati democratici dagli stati non democratici. 

  • Negli stati non democratici, tale libertà è limitata principalmente dalla censura. 

  • L'Articolo 21 dice che tutti  hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

Libertà religiosa

L'Articolo 19 dice che tutti hanno diritto di professare liberamente la propria religione in qualsiasi forma, individuale o sociale, di forme propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purchè non si tratti di riti contrari al buon costume.

 

DIRITTI ECONOMICI

 

Sono i diritti che rendono possibile il mercato. in base a essi chiunque può lavorare, produrre, commerciare, vendere, comprare, risparmiare, dare e ricevere in prestito senza interferenze a parte dello Stato.

In campo economico, il diritto fondamentale è il diritto di proprietà.

I principi dei lavoratori

Il principale contrappeso alla libertà d'impresa è costituito dai diritti dei lavoratori. Lavorare è un diritto e un dovere (Art.4). 

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto. 

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorre al progresso materiale o spirituale della società. 

I sindacati e il diritto di sciopero

La costituzione riconosce ai lavoratori il diritto di organizzarsi per conquistare migliori condizioni di lavoro e retribuzioni più alte. I sindacati sono le organizzazioni che rappresentano i lavoratori e tutelano i loro interessi. Lo sciopero è un'astensione collettiva dal lavoro, effettuata per esercitare una pressione sul datore di lavoro. 

La Costituzione riconosce lo sciopero come un diritto. 

 

DOVERI

La Costituzione Italiana indica tre doveri:

- RISPETTARE LE LEGGI: tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi  (Art.54).

- PAGARE LE TASSE: tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva (Art.53).

- DIFENDERE LA PATRIA: l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali (Art.11). 

Ogni cittadino ha il sacro dovere di difendere la propria patria (Art.52).   

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