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Alfonsine

 

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La storia del "Circolo dei Repubblicani"
 e dell’asilo parrocchiale 
quand'erano nel 'lazzaretto'
 

è la storia di una zona assai tormentata:
ma si sa... il tormento genera l’estasi

Dove c'era l'asilo (già Circolo Repubblicano), poi campetto dell'oratorio e infine nuova zona urbanizzata

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Per primi ci costruirono 
i 'repubblicani' di Alfonsine

Il Circolo dei Repubblicani nel “lazzaretto” fu costruito tra il 1907-1908 da braccianti, artigiani e qualche impiegato. 
Quattro stanze stanze con servizi e una sala per ballo e conferenze. 

L’inaugurazione del circolo repubblicano avvenne alla fine dell'estate 1908.

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Nella foto si nota la banda musicale. Oratore fu Pietro Nenni, allora segretario della Federazione Giovanile Repubblicana Romagna-Marche

2 marzo 1924: una rappresaglia delle squadre fasciste per il ferimento di Abele Faccani (segretario del fascio) da parte di Mino Gessi (un ex-fascista in rotta contro i metodi dei suoi ex-camerati), il Circolo Repubblicano fu invaso e incendiato: crollò il tetto e il piano superiore.

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Si notano i segni dell'incendio e dei vari danni causati dagli attacchi dei fascisti

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12 settembre 1924:  appena riparato l'edificio alla meno peggio, nuovo saccheggio e incendio, senza alcun motivo preciso. Riparato nuovamente venne dato in affitto a due piccole famiglie.

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Intanto fu nominato nuovo Rettore della chiesa 
mons. Francesco Gardini
che arrivò ad Alfonsine 
dal 17 settembre 1922.

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Mons. Gardini

Anselmo Alberani

Luglio 1925: Anselmo Alberani, uno  dei più ricchi possidenti alfonsinesi, incaricò il geometra Antonio Preda di stralciare da una sua proprietà un terreno per costruire un asilo, che voleva donare alla Chiesa.

Agosto 1925: Mons. Gardini costituì un comitato “Pro Erigendo Asilo” attraverso cui furono chiesti fondi a 120 famiglie abbienti (50 risposero), a banche, al Papa Pio XI.

15 novembre 1925: alla riunione del Comitato mons. Gardini fece la relazione e spiegò che l’Alberani aveva offerto alle autorità ecclesiastiche il terreno e che il terreno sarebbe passato, attraverso La Fondiaria di Faenza, al Vescovo.  

(N.B. Tutta la ricostruzione storica dell'origine e costruzione dell'asilo parrocchiale dal 1900 al 1927 la trovate cliccando o toccando il link qui sotto. Fu svolta da Don Giuseppe Dal Pozzo, parroco di Taglio Corelli, consultando l'archivio vescovile di Faenza, di cui era il custode diocesano.

(Per leggerlo tutto in Pdf. e/o scaricarlo, cliccare o toccare qui)

 Questo documento fu conservato da Hedda Forlivesi e dato al sottoscritto per renderlo imperdibile.)

 

Scontro tra Mons. Gardini 
e i capi del fascio alfonsinese

Romildo Sasdelli, segretario allora dei Sindacati Fascisti, chiese a chi sarebbero stati affidati i lavori. Gardini rispose che sarebbe stata fatta una gara d’appalto. 

Sasdelli disse che i sindacati fascisti dovevano avere l’appalto senza gara. Gardini  rispose che non era comunque quello il momento di discutere di quel problema. 

Il sindaco (fascista) Giacomo Natali protestò vivamente per il fatto che il terreno fosse stato dato in proprietà alla Chiesa. Lui riteneva che l’asilo doveva un opera di un Ente Morale Fascista come l’ONB. Gardini disse che non era dipeso da loro, ma da Anselmo Alberani. 

Il Sindaco Natali e Sasdelli abbandonarono indignati la seduta

Gardini scrisse al vescovo che  i fascisti volevano sabotare l’iniziativa perché cattolica e che c’erano pressioni di terzi che non volevano la presenza di suore in paese per non averle poi in ospedale.
Anche Natali e Sasdelli andarono dal Vescovo. Il Vescovo premette su Gardini per arrivare a un compromesso: l’Asilo poteva essere un ente morale con direzione composta metà da consiglieri eletti dal Rettore e metà eletti dal Sindaco. Alberani fece però sapere che andava bene, purché l’Asilo fosse un’istituzione di natura privata, : “Io mi permetto di pregarlo a voler mantenere all'istituzione quel carattere di privata che è l'unica che possa salvarla da una prossima rovina e che veramente possa garantire la sua natura religiosa”.

Questa situazione fece sì che si soprassedesse alla questione, che rimase in sospeso per almeno 2 anni.

1927:  dopo un anno di commissariamento del comune di Alfonsine, il sistema cambiò e arrivò ad Alfonsine il primo Podestà:  Scapinelli. Alla fine di quell’anno l’intestatario del Circolo Repubblicano Federico Rambelli venne minacciato di arresto e di confisca dello stabile. Ma lui rivendicava la proprietà, di cui era legittimo intestatario presso il catasto.

Ma in quei giorni erano in carcere a Modena diversi repubblicani di Alfonsine tra i quali Guido Errani, in seguito a rappresaglia per il ferimento a Ravenna del gerarca Ettore Muti  da parte di un operaio attentatore di Piangipane. Il Rambelli promise di iniziare le trattative di vendita quando i suoi compagni in carcere fossero rilasciati.

15 gennaio 1928: intervenne a questo punto il Comitato 'Pro Erigendo Asilo' che pensò di acquistare lui l’ex-circolo repubblicano. Dopo lente trattative, l'ex-circolo (futuro asilo) viene venduto alla Curia Vescovile per 80.000 lire.
17.000 lire più 2.000 da altre offerte furono donate all’ospedale G. Gamberini per acquistare una sala per Raggi X. Queste offerte furono scolpite in una lapide murata in fondo al corridoio di servizio dell’ospedale (così scriveva Guido Errani nel 1979, ma oggi la lapide non c’è più).

Il Comm. Anselmo Alberani, vecchio e ammalato, si prese indietro il terreno che aveva pensato di donare tre anni prima, lo fece stimare e i denari equivalenti li donò al nuovo asilo 14 febbraio 1928.
Il lavoro fu affidato al Sindacato Muratori di Alfonsine. Anselmo Alberani morì felice di vedere l’opera dell’asilo avviata a conclusione.

Il 19 dicembre 1928 l’asilo era terminato. La direzione pedagogica dell’Asilo, e della Scuola di Lavoro annessa, fu affidata alla Congregazione delle Piccole Suore della Sacra Famiglia di Castelletto del Garda

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L’asilo Parrocchiale al posto del vecchio circolo repubblicano

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Prima superiora-direttrice dell’asilo fu Suor Lidia Marangoni

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Da una foto aerea del 1938

Durante l'ultima guerra 
tutto andò distrutto.

 

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Distruzione causata dai bombardamenti alleati

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Distruzione totale per 'minamento' casa per casa 
da parte dei tedeschi.

Nel dopoguerra la zona rimase di proprietà della Chiesa fino al 2009. 
(cliccare o toccare qui di seguito) Fu utilizzata liberamente dai ragazzi come campetto per giocare a calcio. La storia dell'asilo nel dopoguerra  continua....

 

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