Alfonsine

 

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Vari negozi: 
meccanico Filippo (il gobbo), poi Cortesi (Veri), poi arrotino Raffaele Carioli d'Martléna (zoppo), poi negozio di bici Ettore d'Dumizien.

Nel dopoguerra casa e forno di Bragonzoni, poi Toschi (Chilino)

 

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NEL PUNTO 3 
(della mappa a destra) 
PRIMA DELLA GUERRA C'ERANO: 

La bottega d'angolo

del meccanico da bici Filippo, il gobbo, poi del nipote Cortesi (detto Veri). 


Quando Veri cessò l'attività di meccanico di bici, il suo negozio fu occupato dall'arrotino Raflì Martlèna (Raffaele Carioli), zoppo dall'infanzia, investito da un tram in via Tranvia dove abitava. Morì giovane a 31 anni, colpito alla testa, durante la guerra, da una granata, mentre dormiva nella casa del suo amico Pellegrino Pezzi, dove era sfollato.

Nel lato poi che faceva angolo verso Carraretto Venturi, aprì un negozio di bici Ettore d'Dumizian, fratello di Annibale (futuro primo sindaco pro tempore dell'immediato dopoguerra)

Con la guerra la casa andò distrutta   

 

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Nel dopoguerra

"La Ca d'Bragunzò"

Qui costruì casa la famiglia Bragonzoni, dove fu aperto il forno-panificio. Passò poi in gestione a Cortesi e infine a Toschi "Chilino".  

 

 

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