Nomadi dell'Universo
"ma noi siamo figli delle stelle" 

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Caliko Jack

I VIAGGIATORI DEL TEMPO DI ALICE NELLE CITTA' SI SONO TRASFORMATI IN ARCHEOLOGI DEL FANTASTICO, MA VIA VIA HANNO TROVATO INDIZI E FORSE PROVE CONCRETE: TUTTO INDUCE A CREDERE CHE LE ORIGINI DEGLI ALFONSINESI SIANO MITI

ALEPH-ON-SINE

L'Alfa c'è, e... on-Sine potrebbe significare "sul Senio"- cioè sul fiume Senio- il fiume che 10.000 anni fa è arrivato fino alla frontiera est della Romagna, 
spezzando così la barriera fra tempo e spazio.

Insomma per dirla con André Breton "tutto induce a credere che " il nome di Alfonsine, per una fantastica combinazioni storia e geografia, sia una capsula del tempo, attraverso cui iniziare un viaggio su terre precluse: storici, esperti, razionalisti rimarranno tutti inchiodati e perderanno un'altra occasione storica, a causa della loro pesantezza. Gli altri, come noi, si avventureranno alla ricerca di frammenti, di schizzi, sempre e comunque enigmatici. Suggerendo ipotesi e raccogliendo fatti bizzarri su questa zona intermedia della Bassa Romagna, inizieremo un viaggio non sulla storia di questa terra, bensì nella sua anima... ma attenzione a giocar leggeri, altrimenti si rischierà di scoprire qualcosa sull'Universo intero, sull'Altrove assoluto e allora la mente sarà perduta.

C'era una volta...

1450 a.C: Catastrofico terremoto nel centro dell'Egeo. Esplode il vulcano dell'isola di Thera (oggi Santorini). Gli abitanti dell'isola erano già fuggiti per tempo, lasciando un ricordo mitico di sé per la cultura che avevano espresso, i loro modi di vita raffinati, per la gestione della giustizia e delle ricchezze. Erano considerati eredi di un'antica civiltà superiore, a sua volta generatrice della cultura minoica di Creta e di quella Micenea del Peloponneso, e ancor prima di quella egizia. Quel mitico ricordo venne incapsulato in alcune leggende egizie e poi greche: il mito di Atlantide. Ma dove si erano diretti, una volta sfuggiti alla terribile catastrofe, con la loro possente flotta, questi che chiameremo i figli di Atlantide?

Tutto induce a credere che approdarono proprio qui... nel territorio dove sorge ora Alfonsine.

1450 a.C: Inizio della grande diaspora dei Minoici e dei Micenei, che emigrarono verso I'Italia, arrivando anche sull'alto Adriatico: alla foce del grande fiume Eridano sorsero numerose colonie, tra le quali Spina, con tanto di miti e leggende legate a Fetonte, Dedalo e Icaro, Diomede, Giasone.

1160 a.C.: Il Faraone Ramsete III fece scrivere sulle mura del tempio di Medinet Habu la storia di un antico continente perduto a causa di un'improvvisa catastrofe: era il cuore di un grande e magnifico impero chiamato "Atlantide", erede a sua volta di una civiltà superiore da cui derivavano egizi e greci, e vari popoli del mondo.

800 a .C.. I greci erano a conoscenza di un mito che parlava di un fiume, l'Eridanus, alla cui foce accade un fatto tragico: Fetonte, figlio del Dio Elio, cadde colpito da un fulmine di Giove, per aver osato impossessarsi dei cavalli di fuoco che conducevano il Sole nel giro attorno alla terra e che garantiva il succedersi delle stagioni. Fetonte, incapace di governarli, rischiò di provocare siccità in estate e inverni rigidi sulla terra. Le sue tre sorelle piansero lacrime di ambra che caddero in quella foce formando delle isole; mentre loro stesse furono trasformate in pioppi per essere vicine a Fetonte. In quell'epoca alla foce dell'Eridano si commerciava uno dei prodotti più preziosi del tempo: l'ambra, una resina fossile che proveniva dal mar Baltico.E quella foce si trovava proprio dove oggi è situata Alfonsine. Essa era quindi già da tempo nota ai Greci, a tal punto che la mitologia greca ambientò proprio nelle acque del fiume Eridano vari miti celebri come la caduta di Fetonte, nonché il volo di Icaro con la consulenza del padre Dedalo, nel ruolo di architetto-scienziato. (Da notare che Dedalo era stato un famoso architetto nella civiltà minoica).

560 a.C.: Un grande legislatore greco di nome Solone, storico e ricercatore delle origini dei greci, compie visita in Egitto e là ha modo di vedere alcune di qu iscrizioni del tempio di Ramsete III, fatte eseguire 600 anni prima. Il sacerdote gli racconta la storia di Atlantide, ma dando alcuni indizi: "La memoria di quella catastrofe - disse il sacerdote egiziano - rimase solo miti: uno di questi l'avete anche voi greci che pursi un popolo giovane di memoria e storia: si tratta del mito di Fetonte!'

460 a.C.: Platone ritrova gli appunti di Solone, che era morto senza riuscire a pubblicare la storia di Atlantide. Il filosofo greco pubblica la storia di Solone nei suoi "Dialoghi", il "Timeo" e il "Crizia" e diventa famoso: qui

si parla di Atlantide e della storia di Ramsete III e di Fetonte

450 a.C.: Il porto Spinetico segue lo spostamento della foce dell'Eridano. La città porto e magazzino dei Greci aumenta il suo sviluppo: ora non si commercia più solo ambra, ma anche vasi e prodotti di orificeria, oltre armi di ferro e bronzo degli etruschi, che ormai convivono con gli spinetici.

350 a.C.: Con le guerre greche e l'interramento progressivo di Spina, col fiume Eridano che sposta continuamente la linea di costa, si ha la decadenza di Spina.

300 a.C.: L'ultimo colpo lo danno i Celti che depredano ciò che restava dell'antica città, ormai in crisi, come il mitico "Ragno d'oro", che era il simbolo della città, che è rimasto nelle favole e nelle leggende delle genti di queste valli e paludi.

1460 d.C.: Gli Estensi, tramite i loro feudatari i Calcagnini di Fusignano, iniziano la bonifica delle paludi, le nuove terre emerse dalle acque saranno dette "Alfonsine" in onore di Alfonso Calcagnini, che qui aveva fatto costruire una pieve: la loro colonizzazione avviene tramite l'invio in queste zone inospitali dei "banditi" da Fusignano.

1922-56 d.C.: Si scopre la città di Spina II di epoca greco-etrusca (V- IV sec. a.C.). Ma i rilevamenti e le foto aeree mostrano che la foce dell'Eridano al tempo delle prime migrazioni greche (quelle relative alla diaspora dei minoici e micenei si trovavapiù a ovest della Spina finora ritrovata. Un cordone dunale, oggi sotterraneo, che collega Alfonsine a Madonna del Bosco e poi a Longastrino, è databile proprio in quell'epoca. Tale cordone è interrotto da uno strato di deposito argilloso (segno della foce di un grande fiume): I'nterruzione argillosa inizia da Borgo Gallina e prosegue fino a Madonna del Bosco (3 km:). Questa era la foce del mitico fiume Eridanus; qui sorse la prima città mitica di Spina, qui migrarono i figli di Atlantide.

Oggi... 3.000 anno dopo: Diversi studiosi hanno raccolto indizi e ipotesi della presenza sulla terra di una civiltà extraterrestre, venuta dallo spazio. I Dogon sostengono nelle loro leggende che gli esseri che arrivarono dallo spazio si chiamavano Nommo, e il sistema solare da dove provenivano era ia stella tripla Sirio. Questa civiltà lasciò diversi segni di se e colonizzò diverse aree del pianeta: il suo ricordo è rimasto nei miti e nelle leggende egizie e greche: erano gli Atlantidi, e un traccia di loro fu presente anche nel mediterraneo in Egitto, a Thera (Santorini), a Creta, e poi arrivarono anche nel nord Adriatico, alla foce di un grande fiume... già proprio qui ad Alfonsine. 
Ecco perché siamo figli delle stelle.

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