Alfonsine

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Angelina Repubblica Cisalpina Minguzzi 
(1873-1951)

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Angelina Minguzzi

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Angelina e Laurina

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Angelina a 30 anni

Da sinistra Angelina, una bimba libica, la figlia Laurina e un'altra libica

 

Angelina nel 1917

Nata ad Alfonsine nel 1873 da Francesco Minguzzi e da Carlotta Seganti era la più grande delle altre tre sorelle femmine, aveva una carattere forte e determinato. 

Era una donna istruita, amava la lirica e lei stessa, che sembra avesse una bella voce, cantava quando era fra amici che la accompagnavano al piano.

Si sposò (stranamente) soltanto con rito religioso ma non con quello civile con Francesco Scaroni, un benestante di Codigoro. La famiglia Scaroni aveva a che fare con lo zuccherificio di Codigoro. 

Difficilissimi i rapporti con la suocera Maria che non la ebbe mai in simpatia

 Angelina tuttavia visse a Codigoro in casa del marito, e proprio in quella casa i due ebbero due figlie,  cui venne dato quasi lo stesso nome. 

La prima, Laura, morì piccola mentre era a balia. La seconda Laurina nacque a Codigoro nel 1900.

Francesco Scaroni venne poi abbandonato dalla moglie e, madre e figlia rientrarono nella casa paterna di Alfonsine.

Emigrò in Libia

Tra il 1912 e il 1913 Angelina decise di partire con la figlia per la Libia. Si trasferì a Tripoli, senza il marito. 

Non si sa come Angelina sia riuscita a far espatriare la figlia che, dai certificati anagrafici risultava essere “Laurina Scaroni di Francesco e di madre ignota”.  Comunque da un certificato di matrimonio di Laurina e Cesare rilasciato di recente (2009) dal Vicariato  risulta “Laurina figlia di Francesco Scaroni e di Angelina Minguzzi". Non possedendo documenti ufficiali di tale partenza, come ad esempio la carta d’imbarco, solo mediante i racconti, le varie foto,  alcuni oggetti tra cui  libri e altro ancora è stato possibile ricostruire in modo lacunoso il periodo trascorso a Tripoli

A Tripoli Angelina e Laurina vissero fino al 1921.   Francesco Scaroni non riuscì a raggiungere le due donne in Africa perchè, alla richiesta del marito dall’Italia,  Angelina rispose di non volerlo più vedere.

Durante il soggiorno in Libia Angelina lavorava forse per i militari (conobbe e poi rivide a Roma il Generale G. Dall’Ora e il Colonnello Boriello, e il Colonnello Cortese figure operanti nella guerra Italo Turca dell’11-12. 

Essendo brava come infermiera è probabile che operasse nell’ambiente sanitario (conosceva a Tripoli un certo Dott. Mazzolani).  

Unica certezza è che cuciva tappezzerie anche per mercanti arabi, ebrei e italiani di Tripoli. Ne è una testimonianza la vecchia macchina  Singer, tuttora (2009) presso la nipote Artemisia. 

Il ritorno ad Alfonsine

In seguito all’epidemia di Spagnola (1919), e per gli attacchi di malaria di Laurina, Angelina decise di rientrare con la figlia ad Alfonsine nel 1922-23.

Angelina riprese a lavorare forse in ospedale  visto che era sempre stata brava come infermiera. Va detto che conosceva piuttosto bene un certo medico Dott. Bussi.

Una nuova vita a Roma

Nel 1924 la figlia Laurina conobbe Cesare Comandini di Roncofreddo, proprio mentre lei stava per recarsi in visita a Roma per l’Anno Santo.   I due si rividero e si fidanzarono  ad Alfonsine. Di lì a poco il Comandini ebbe come destinazione di lavoro  il Mistero delle Finanze a Roma. Di nuovo Laurina e sua mamma Angelina lasciarono Alfonsine.

Negli anni '20 visse con la figlia e il genero in una casa al quartiere Testaccio.

A Roma riallacciò rapporti con vari personaggi che aveva conosciuto in Libia come il Generale G. Dall’Ora e il Colonnello Cortese. Incontrò anche il giovane dottorino Bussi di Alfonsine che ora era diventato deputato socialista.

Cinque anni dopo la nascita della nipotina Artemisia, nel 1933, Angelina seguì la famiglia nel trasferimento al quartiere Nomentano, in via Capodistria. Qui visse assieme alla figlia Laurina e al di lei marito, con la nipote Artemisia e il di lei marito Leopoldo Delvecchio.

Le vacanze in Romagna

Non avendo più casa ad Alfonsine, fin dal 1938  durante l’ estate Angelina si  recò ogni anno ad Alfonsine con  la figlia Laurina e il genero Cesare Comandini  e la nipote Artemisia per incontrare i fratelli Menotti e Paolo Minguzzi. Vennero ospitati nella casa di Francesco Randi, detto Spagnì, in via Mazzini: alla fine di questa strada c'era il cancello che dava accesso alla sua proprietà.

Nel 1940, poi anche nel 1941, Angelina con Laurina e la nipote Artemisia, detta Misetta, vennero ospitate durante le vacanze estive presso la famiglia Soatti, che abitava proprio di fronte a casa Randi, con cui avevano fatto amicizia.

Angelina morì nel 1951 a Roma, aveva 78 anni. La nipote Artemisia vive ancora oggi (2009) in quella casa di via Nomentana.

 

Laurina Comandini
(1900 a Codigoro - 1984 Roma )

 

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Laurina da piccola

Laurina a 14 anni in Libia

 

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1940:  da sinistra la 'Tugnina', moglie di Francesco Randi, mamma di Elsa Soatti, Laurina, Artemisia (Misetta) Elsa Soatti e Carlo Soatti.

Luglio 1939 Cesare Comandini e Francesco Randi a S. Marino

 

Nacque a Codigoro, da Angelina Minguzzi e Francesco Scaroni, rimase poco nella casa paterna e venne anche messa per un certo periodo in un collegio di suore. Non ebbe mai alcun ricordo del padre. Non si sa precisamente come andarono le cose ma Francesco Scaroni venne presto abbandonato dalla moglie, madre e figlia rientrarono nella casa paterna.

Laurina a 12 anni, fu portata in Libia dalla madre Angelina.  Prima di andare via dall’Italia fece la Cresima a Ferrara visto che ”il Vescovo non tutti gli anni si recava ad Alfonsine”.
Non si sa come come Angelina sia riuscita a far espatriare la figlia che, dai certificati anagrafici risulta essere “Laurina Scaroni di Francesco e di madre ignota”, questo perché i genitori di Laurina si erano sposati  solo in chiesa e non col rito civile.

Laurina in quegli anni dell’Africa frequentò l’Istituto Tecnico Femminile di Tripoli, era iscritta alla Soc. Dante Alighieri (esiste ancora la sua tessera d’iscrizione), frequentava i figli di diplomatici stranieri (era amica di una certa Majori Riley) ed ebbe anche un filarino, tenente Ezio Bosi.
In seguito all’epidemia di Spagnola (1919), e per gli attacchi di malaria che la colpì, la madre la riportò in Italia, ad Alfonsine nel 1921. Mentre la madre iniziò a lavorare all'ospedale di Alfonsine come infermiera, Laurina divenne impiegata alla Casa del Popolo di Alfonsine (1922).

Nel 1924 Laurina conobbe Cesare Comandini di Roncofreddo, proprio mentre lei stava per recarsi in visita a Roma per l’Anno Santo.   I due si rividero e si fidanzarono  ad Alfonsine. Di lì a poco il Comandini ebbe come destinazione di lavoro  il Mistero delle Finanze a Roma. Laurina e sua mamma Angelina lasciarono Alfonsine. Il 12 dicembre 1925 Laurina e Cesare si sposarono nella Chiesa romana di S.Maria Liberatrice a Testaccio, quartiere dove vissero tutti insieme compresa Angelina e dove nel 1928 nacque Misetta, l'unica figlia.

Cinque anni dopo la nascita della nipotina Artemisia, nel 1933, Laurina si trasferì con tutta la famiglia al quartiere Nomentano, in via Capodistria. 

Non avendo più casa ad Alfonsine, fin dal 1938  durante l’ estate Laurina col marito Cesare Comandini, con la madre Angelina e la figlia Artemisia (Misetta), si  recavano ogni anno ad Alfonsine  per incontrare i gli zii Menotti e Paolo Minguzzi. Erano ospitati nella casa di Francesco Randi, detto Spagnì, in via Mazzini: alla fine di questa strada c'era il cancello che dava accesso alla sua proprietà.

Nel 1940, poi anche nel 1941, Laurina con Angelina e la nipote Artemisia, detta Misetta, vennero ospitate durante le vacanze estive presso la famiglia Soatti, che abitava proprio di fronte a casa Randi, con cui avevano fatto amicizia.

Laurina visse assieme alla madre e alla figlia anche dopo la morte del marito nella casa del quartiere Nomentano, fino alla fine dei suoi giorni avvenuta nel 1984.

Settembre 1939: Cesare Comandini, Francesco Randi, Quarto Soatti 
e, inginocchiato, Carlo Soatti

Misetta, Elsa Soatti e Carlo Soatti

Artemisia (Misetta) Comandini-Delvecchio

Nacque a Roma nel 1928 da Cesare Comandini e Laurina  Scaroni-Comandini.

Si sposò con Leopoldo Delvecchio, nato a Cesenatico nel 1920.

Artemisia ha sempre vissuto anche da sposata nella casa del quartiere Nomentano col coniuge, ora defunto (1995), dove è nata e vissuta anche la figlia Cristina Delvecchio. 

Artemisia abita ancora oggi (2009) in quella casa, mentre la figlia Cristina e famiglia abitano nel quartiere Valli Montesacro. 

Nel 1938-’39  durante l’estate Artemisia si  recava ad Alfonsine con la nonna Angelina Minguzzi, la mamma Laurina e il papà Cesare Comandini  per incontrare i fratelli ndella nonna, Menotti e Paolo Minguzzi.

Non avendo più casa ad Alfonsine venivano ospitati nella casa di Francesco Randi, detto Spagnì, in via Mazzini: alla fine di questa strada c'era il cancello che dava accesso alla sua proprietà, a sinistra provenendo dal Senio,  

Francesco Randi era in qualche modo parente  dei Minguzzi.  Conobbe  Carlo Soatti. La famiglia Soatti abitava infatti in via Mazzini quasi di fronte ai Randi. Nel 1940, poi anche nel 1941, Artemisia, detta Misetta, fu ospitata durante le vacanze estive presso la famiglia Soatti.

E' deceduta l'11 dicembre del 2011

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