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Famiglia Baioni 

(ramo di Enrico, Raimondo e Meo d'Banéna)

  Enrico Baioni (Ricco d'Baiò)
(1873-1957)

Enrico Baioni nacque nel 1873 a Fusignano.

Si trasferì a fine '800 ad Alfonsine dove lavorò come capostradino. Sposò Lucia Basigli. Abitarono a Borgo Gallina e poi si trasferirono a casa di Ciani.

Ebbero una figlia morta a un anno; poi due figli maschi:
Raimondo Baioni nel 1901 e Walter Baioni. Nel 1922 si fecero la casa in via Boari, dove abitarono fino alla morte.

Lucia Basigli
(1875-1920)

Raimondo Baioni 
(1901-1992)

Sposa nel 1932 Antonia Emaldi

Nato ad Alfonsine nel 1901 da Enrico Baioni e Lucia Basigli, in una casa in affitto di Borgo Gallina, a 11 anni andò a bottega come maniscalco.

Simpatizzante repubblicano, non fu particolarmente impegnato in politica.

Durante il fascismo

Durante il fascismo non prese la tessera del PNF. 

Poiché un Baioni, suo parente, era guardiano idraulico del fiume Senio, alla sua morte acquisì quel posto, essendo per tradizione una carica che si tramandava per via dinastica. Ma quando il fascismo salì al potere impose che per quel posto ci volesse la tessera. Raimondo non la prese e se ne andò da  guardiano del Senio.

Fece il maniscalco in una bottega presso la sua casa.

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Antonia Emaldi (Scamugnona)

Un episodio con Sasdelli

Sasdelli fu uno dei primi capi del fascismo alfonsinese, violento, cattivo e provocatore. Una sera Raimondo arrivò a casa della fidanzata Antonia Emaldi (futura moglie) e si trovò un nipote di lei di nome Tino, quattordicenne, che lo minacciò con una pistola vera.
Raimondo gliela portò via di brutto minacciandolo di botte se non gli diceva come l'aveva avuta.
Il ragazzino gli disse che gliela aveva data Sasdelli, dato che lui come balilla partecipava alle sfilate. 
Antonia il giorno successivo affrontò Sasdelli e lo insultò dicendogli se era pazzo a dare una pistola a un ragazzino, e lo invitò a non provarci più.
Sasdelli rispose che era fortunata ad essere una donna, altrimenti l'avrebbe picchiata. Lei rispose che era fortunato lui che se la cavava con niente...

La famiglia

Nel 1932 Raimondo sposò Antonia Emaldi (Scamugnona).  Ebbero due  figli Romeo nato nel 1932 e Franca nata nel 1946. Abitarono nella casa di via Boari: i genitori, il figlio Romeo e la figlia Franca.

Un episodio con Polgrossi

Raimondo rifiutò di pagare la divisa di balilla a suo figlio Romeo. 
Quando il maestro Polgrossi fece chiamare i genitori di Romeo per risolvere la questione della divisa, mandò la moglie la quale disse a Polgrossi di non poter pagare, e chiese se gliela pagava il partito. Ma poiché c'era una regola per cui i "sussidiati" potevano essere solo i figli di operai o dipendenti, essendo i Baioni artigiani non ricevettero la divisa gratis, e Romeo fu escluso dai Balilla e da tutte le sfilate. A malincuore così Romeo doveva restare in classe con altri due o tre bambini quando c'erano le manifestazioni e le sfilate fasciste
Raimondo Baioni fece il fabbro e il maniscalco con il figlio Romeo fino a quando morì nel 1992 a 91 anni.

Romeo (detto Meo d'Banéna) visse sempre coi genitori e non si sposò. La sorella Franca sposò 1970 Roberto Natali (1944 - 2003) da cui ebbe una figlia Enrica. Meo ha sempre fatto il maniscalco e il fabbro. Gran giocatore di stecca al biliardo, sempre amato e apprezzato da tutti è deceduto nel 2015 all'eta di 83 anni.

ERA ANCHE UN POETA

Una sua bella poesia alla Madonna, che aveva disegnata e scritta a gesso su una lamiera, la cui foto mi inviò Franca Baioni. Su quella lamiera Romeo leggeva i colpi che avrebbe voluto incidere con la “tecnica dello sbalzo”. “sulle delineate righe legga la vision dei colpi delicatamente”

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Ove sto a rimirar la mia madonna / Non è ch’io voglia elevarla a monna / Ella sbalzata un dì quando sarà vera / E ripensando ch’era com’altra donna / Il mio veder oso non è chimera / E il vel sul capo discendente a gonna / Lascia veder in fronte real quel ch’era / E il tanto sperar che la man mi regga / Nell’opra proposta comparsa in mente / Abbia d’ambito a meritar io vegga / Ciò che riporto in cor sommessamente / Che sulle delineate righe legga / La vision dei colpi delicatamente.

 

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