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Famiglia
Buldrini
(ramo di Romeo e
Adriano)
Luigi Buldrini
(1870-1944)
I figli Adriano e Romeo |
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Adriano e Romeo |
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Romeo, a circa a 10 anni al mare |
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Adriano, marinaretto |
Romeo, a circa a 9 anni, alla cresima |
Centro ricreativo estivo, nel terreno dove poi sorgerà la chiesa S. Maria. Siamo nell'immediato dopoguerra, infatti si vede nel retro la sezione e il cinema Aurora. Una delle 'signorine' è Luisa Ghirardini, moglie di Tullio Samaritani (un click o un tocco sulla foto per averne un ingrandimento) |
Adriano Buldrini (1927 - 1991) |
Romeo Buldrini (1936 - ?) |
Frequentò le scuole elementari di Borgo Fratti, dove convergevano tutti i bambini di Borgo Fratti e Seganti, e di via Guerrina, mentre quelli di via Raspona e Fornazzo andavano a Madonna Boschi. Classe II Borgo Fratti anno 1934-35 Adriano Buldrini fin dal 1942 iniziò a lavorare da Casanova Dante, officina metallurgica e poi ferramenta. Si producevano piccole carriole per la semina delle bietole. Nel dopoguerra iniziò l'attività di bracciante nel gruppo detto "il Collettivo"
Nel
1956 Adriano sposò Lea Tellarini da cui ebbe
un figlio: Davide
Buldrini (1958)
che sposò poi nel 1989 Katia Veroli (1961) da cui è nato
Luca
Buldrini
(1990). Molti braccianti in quel 1956 furono riconvertiti a muratori. Adriano fece parte della cooperativa muratori a Voltana. Svolse quest'attività fino al 1960. Adriano alla scuola del P.C.I. Adriano al centro con due amiche Fu convinto nel 1965 dal fratello Romeo a fare una società e ad aprire un negozio nel centro di Alfonsine, sotto il mercato coperto. Lea Tellarini Adriano Buldrini Nel 1991 Adriano, ammalato, morì per un tumore. Adriano Buldrini |
Anno
1947: Classe V mista. Scuole elementari di Borgo Fratti, col maestro Guerrino Tappi Anno
1947: Classe V mista. Scuole elementari di Borgo Fratti, col maestro Guerrino Tappi Prima
fila da sinistra: Seconda
fila da sinistra: Sedute
da sinistra: Anno
1947: Classe V mista. I soli maschi. Dopo che la madre si ammalò di depressione, Romeo fu costretto a 14 anni ad andare a lavorare al Collettivo. Sapendo che doveva andare a lavorare, non si impegno per niente nello studio, e nel 1950 fu rimandato all'esame di riparazione 'ad ottobre', si diceva allora. Dove infine fu bocciato. Romeo dovette quindi smettere di andare a scuola, e questa fu una delle sue più grandi delusioni. Romeo in una partita di calcio nel dopoguerra. Sullo sfondo la sezione ANPI poi Psiup e PSI (un click o un tocco sulla foto per averne un ingrandimento) In quello stesso anno la via Guerrina fu raggiunta dall'elettricità. Con la luce elettrica in casa Romeo iniziò, pur facendo il bracciante, a studiare utilizzando un corso per corrispondenza con la Scuola Radio Elettra. La propensione per l'elettronica era forse
dovuta alla curiosità scientifica derivata dal libro del babbo Antonio e da
materiale che i tedeschi, dopo averlo rubato, lo avevano abbandonato. Ad
esempio una radio galena, cavi elettrici ecc.. ecc... Romeo iniziò a
sperimentarsi costruendo una radio portatile, e un telefono coi fili: con la
galena e la cuffia, insieme ai compagni vicini di casa, ifigli di 'Ranocc',
della famiglia Errani che abitavano in via Guerrina, riuscirono a comunicare
tra loro fino a Romeo pur continuando ad andare nel 'Collettivo', studiava e sperimentava. Un giorno il sig. Aviani, elettricista del paese gli chiese di fargli da apprendista e lui accettò. Nel 1954 il sig. Aviani lo informò che c’è la ditta Montanari di Lugo, in via Baracca, cercava un aiutante. Si presentò e fu assunto immediatamente. Ogni tanto comunque andava ancora a lavorare al 'Collettivo' chiamato da suo fratello Adriano che era a quei tempi 'caporale'. Questo serviva per fare il numero di giornate utili ad avere il sussidio di disoccupazione. Andò in seguito a lavorare a S. Lorenzo per un ingegnere che produceva impianti industriali per uno zuccherificio a S. Pietro in Casale. Romeo con la cugina Flora Scioni, davanti alla casa di Venturini in via Reale Nel 1960 iniziò a lavorare per conto proprio, nella sua casa in via Guerrina, e si registro come 'Artigiano'. Continuò così fino al 1965, quando convinse il fratello ad aprire un negozio, nel centro di Alfonsine, sotto il mercato coperto. Là c’era un negozio da fiorista, uno da alimentari e il garage per l'auto del sindaco. Ottenne di aprire il negozio proprio dove c'era il garage. Romeo nel negozio sotto il mercato coperto Nel
1991 il fratello Adriano morì per un tumore.
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