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| Alfonsine | Archivio foto |
Archivio foto dei Portici di Corso Garibaldi |
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Foto | Descrizione | Anno |
Mappa del
1817 |
1817 | |
Si
vedono i fabbricati di molti possidenti alfonsinesi, lungo lo
"Stradone della Chiesa" (34)
La chiesa col piazzale e la canonica. |
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Un
ponte nuovo per la Violina |
1830 | |
di quelli che volevano potenziare la zona della piazza e della chiesa. Qui al centro della mappa c’è la Violina e si vede come tutti gli altri borghi siano disegnati dando una visuale che li direzione tutti verso il ponte sulla Violina. Infatti in quegli anni si è aperto il dibattito se costruire un nuovo ponte al posto del vecchio della Violina o rifarne un altro sul Vado, cioè sulla Reale. |
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Il
“partito della destra Senio” |
1838 | |
“nell’unita Pianta ho marcato la Chiesa Parrocchiale, ed i
fabbricati adiacenti al detto Terreno, che confina alevante colle
residuali ragioni dell’Ill.mo Sig.r Vincenzo Corelli, a Ponente
colla Via grande detta Stradone della Chiesa, ad Ostro con altro
tenimento dello stesso Sig.r Corelli, ed a Settentrione colle ragioni
del Sig.r Giuseppe Lugaresi” |
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Un
mappa del 1838 |
1838 | |
La Violina Vecchia è il nome indicato: a destra i portici Corelli e a sinistra i portici Camerani. Nella documentazione allegata alla mappa sono descritti come "Luogo nel quale esistono le botteghe di caffé, macelleria, salsami, pescheria". I proprietari erano il sig. Vincenzo Corelli e il sig. Giovan Antonio Camerani, (due famiglie strettamente imparentate: i due sopracitati erano cugini). In un verbale del consiglio comunale del 4 ottobre 1914 si legge di una “Lite tra il Comune e il parroco Don Luigi Tellarini”. Si era qualche mese dopo i giorni infuocati della "Settimana Rossa", e la polemica nacque dalla piantumazione di alberi fatta dal Comune in una zona del piazzale della chiesa. Già da tempo c'erano state questioni tra le amministrazioni e la parrocchia sull'uso e sulla proprietà di tale spazio. Il comune si rifaceva proprio a questa mappa del 1838 per legittimare i suoi diritti sulla piazzetta. Leggendo questa mappa si trova la dicitura "Piazzale" e all'indice numerico c'è scritto "Mercato Commestibili", ed è probabile che questa dicitura fosse addotta dal Comune per vantare diritti sulla piazzetta.glio Comunale
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Piazza Monti
Lato sud. Qui manca ancora la casa Marini |
1914 | |
La Piazza Monti verso sud Qui appare il palazzo dei Marini e il palazzo Grazioli. Tra la casa dello spaccio e la casa Tavalazzi si vede un ingresso allo stallatico di MInarelli (Plopi) |
1914 | |
Piazzale della chiesa col Caffé Nazionale in angolo e i portici | 1925 | |
Piazzale della chiesa e lato sud della Piazza Monti Processione di Sant'Antonio |
1925 | |
Portici con negozio Luigi Liverani | 1926 | |
Corso garibaldi e
portici La famosa nevicata del febbraio del 1929. A fianco del Palazzo Lanconelli un negozio con l'insegna" Mobili Artistici", poi il Caffé Nazionale di Altini e d'la Niculèna
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1929 | |
Il piazzale della chiesa e i Portici | 1929 | |
Il piazzale della chiesa e sullo sfondo i Portici A sinistra il bar Cai, luogo degli antifascisti o comunque di quelli che non condividevano il regime. |
1930 | |
Foto aerea del piazzale della chiesa e dei portici | 1932 | |
Piazza Monti e Alfonsine centro | 1938 | |
Piazza Monti Foto aerea prima della distruzione |
1944 | |
Piazza Monti Foto aerea dopo la distruzione della guerra |
1945 | |
Piazza Monti Foto aerea dopo la distruzione della guerra
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1945 | |
Piazza Monti e piazzale della chiesa |
1945 | |
Piazza Monti e i portici nel dopoguerra | 1958 | |
Foto aerea della piazza Monti, del piazzale della chiesa e dei portici |
1960 | |
Foto aerea
della piazza Monti e del piazzale della chiesa.
(senza scritte)
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1960 | |
Piazzale della
chiesa Questa parte sinistra dei portici dal piano terra fino alla torretta era di proprietà di Achille Morelli, passata al figlio Domenico (Minghiné), custode del cimitero, |
1962 | |
questi vi abitò con la famiglia fino ai primissimi anni ’60. Tutta la
stecca dell’abitato fu venduta a Gagliardi-Marini che la fecero ristrutturare,
rifacendo anche il tetto (1962) e la diedero in affitto alla farmacista,
dott.ssa Tecla Montanari col marito Sino Mirri e figlia Rita (1965). |
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Piazza Monti: lato sud e i portici di corso Garibaldi | 2003 |
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