Per
l’occasione le Poste Italiane organizzarono un tour di otto diligenze
postali che attraversarono l’Italia, come racconta un articolo della
Domenica del Corriere del due dicembre di quell’anno:
“Otto
diligenze, in uso dai tempi dei nostri nonni, opportunamente rimesse in
funzione, sono partite da altrettante località di frontiera, fra il 21
novembre e il due dicembre. Le
carrozze partirono da Brindisi, Brennero, Claviere, Muggia, Cagliari,
Iselle, Palermo e Ponte San Luigi per ricongiungersi la mattina del
12 dicembre a Roma”.
Nel
Palazzo dei Congressi all’Eur le attendeva il Presidente della
Repubblica Antonio Segni, con il Ministro delle Poste Carlo Russo, il
Direttore Generale Romolo de Caterini e un parterre di Autorità di tutto
rispetto. A festeggiare l’arrivo delle diligenze, naturalmente, anche
dipendenti delle Poste e tantissimi cittadini. In
una decina di giorni le otto diligenze hanno percorso oltre 5.000
chilometri, ognuna condotta, a turno, da due cocchieri in divisa
d’epoca, con regolare cambio di cavalli e sosta, nelle stazioni di
Posta, ogni 50 chilometri al giorno. Proprio come accadeva nel 1862,
quando gli uffici postali, però, erano solo 1.632 e la cartolina postale
non era ancora stata “inventata”.
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