Christian
Vistoli è morto mercoledì 23 gennaio 2013, alle 7 di mattina, in un
incidente lungo via Rossetta, tra Alfonsine e Fusignano. Il ghiaccio ha fatto
uscire di strada l'auto. Christian, 42 anni, era un musicista, percussionista,
di Alfonsine (ma Bologna era diventata in questi anni quasi la sua città
adottiva) molto noto anche a Ravenna per la sua collaborazione con diversi
gruppi musicali, tra cui i Caracoles.
Nel
calendario delle Alfonsine c’è un giorno in cui non è accaduto nulla e
nessuno è veramente morto. Questo giorno è il 2 giugno, festa della
repubblica, e adesso anche giorno del Christian
Vistoli music festival.
La prima edizione è andata benissimo, nonostante
il clima non proprio estivo. La prossima, ci puoi scommettere, andrà anche
meglio, e nel giro di qualche anno questa manifestazione diventerà la più
bella festa del paese.
(un click o un tocco sulle
foto per averne un ingrandimento)
Ci
sono molti modi per elaborare un lutto. Gli amici di Christian hanno scelto il
più bello: la musica. Christian era un percussionista. E il tamburo ti fa
guarire da ogni malattia, ti fa ballare, ti fa volare tra le stelle. Christian
era un musicista.
Afroeira
E la
musica esiste per far capire i mutamenti. Oltre che intrattenimento,
svago e consolazione, la musica è profezia, annunciazione del mondo che
verrà.
L’organizzazione politica del
ventesimo secolo ha le proprie radici nel pensiero politico del
diciannovesimo secolo, e quest’ultimo è quasi del tutto in germe
nella musica del diciottesimo secolo. Mozart oBach
riflettono il sogno di armonia della borghesia meglio, e prima, di ogni
teoria politica del diciannovesimo secolo.
Nell’opera di Cherubini vi è un soffio
rivoluzionario raramente raggiunto nel dibattito politico. Joplin, Dylan o
Hendrix ci parlano del sogno libertario degli anni sessanta molto più di
qualsiasi teoria della crisi.
I
rumori (suoni, canti, musiche) di una società sono sempre in anticipo sulle
sue immagini e sui suoi conflitti materiali. Bisogna imparare a giudicare una
società in base ai suoi rumori, alla sua arte e alle sue feste, piuttosto che
in base alle statistiche. Ascoltando i rumori si potrà capire meglio dove ci
trascina la follia degli uomini e delle cifre, e quali speranze sono ancora
possibili.
Ochtopus
Senti
cosa dice Elias Canetti:
“Se ammettessi la morte, il mondo si dissolverebbe
nel nulla”.
Colui
che soffre è, o è come se fosse, il Cristo sceso fra noi per evocare la sola
cosa che trasforma la belva umana in un essere umano giusto: la compassione.
Non
ammettendo la morte, impedendo al mondo di dissolversi nel nulla, gli amici di
Christian si sono fatti comunità, e adesso ci stanno insegnando una cosa che
non dovremmo dimenticare mai, una cosa che i Beatles sintetizzavano così:
“all you need is love, love is all you need”.
Alberto Vistoli
Partecipare
volontariamente e gioiosamente ai dolori del mondo non significa solo fare
esperienza del dolore in prima persona, ma anche partecipare con compassione
ai dolori degli altri. La compassione equivale al risveglio del cuore dalla
bestialità dell’egoismo all’interesse per l’umanità. “Compassione”
significa letteralmente “patire con”.
Davanti alla buca del
Gulliver
Alfonsine
ha quasi tredicimila abitanti, centoseivirgolasettantaquattro chilometri
quadrati di superficie, è a sette metri sul livello del mare, dista sedici
chilometri da Ravenna, diciassette da Lugo, cinquantasette da Ferrara.
“Alfonsine più vicina alla luna che alla Romagna”, tanto per ribadire un
vecchio adagio di queste parti.
Piazza Gramsci 2
giugno
Ma
che bella sorpresa, proprio una bella sorpresa:
l’alfonsinese scorbutico,
ghignoso e antipatico, quello dei luoghi comuni, certo, ma anche quello che
incontriamo tutti i giorni per strada, adesso ha un’occasione in più per
aggiornare il suo “spirito comunitario”.
Ci
vuole proprio un fisico bestiale, bisogna essere proprio picchiatelli per
trasformare una tragedia in una occasione di festa. Quando questo miracolo si
compie, la morte scappa via e non torna più indietro. Garantito.
Gli
amici di Christian hanno fatto proprio un bel lavoro, e adesso ci stanno
insegnando una cosa molto importante, ci stanno dicendo che i nostri cuori e
il cuore del mondo sono sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda, battono
lo stesso ritmo e cantano la stessa canzone. Le rivoluzioni iniziano così, ed
è di una rivoluzione culturale che stiamo parlando.
Patricia de Assis
No Du: Steno, Mirco
e ... nella
Buca Gulliver
Se
gli amici di Christian andranno avanti per questa strada, la comunità
alfonsinese dovrà misurarsi con un salto evolutivo paragonabile soltanto a
quello che salutò la fine della seconda guerra mondiale. Ma
ci pensi? Anche ad Alfonsine, anche nel paese più infelice del mondo,
qualcosa di nuovo sta arrivando. Prendi nota, fratello, e pensa che questo
potrebbe essere soltanto l’inizio di una bella storia. One, two, free. “E
all’alba, armati di un’ardente pazienza, entreremo nelle splendide città”,
diceva Rimbaud. Ciao.
Roberto Montanari
L'Album
di VIDEO E FOTO per Christian
I video
Il
festival della musica dedicato a
Christian Vistoli, Alfonsine,
2 Giugno 2013
Il video che racconta il festival della musica dedicato a
Christian Vistoli, dove numerosi gruppi hanno suonato nelle vie di
Alfonsine, dal pomeriggio alla notte.
(realizzazione
di Thomas Cicognani)
Alcuni spunti della serata a cura di
Roberto Beretta
Matteo Bartolotti (ai
giardinetti di Piazza Monti)
Un altro video dove
Christian suona l'hang
21 marzo 1996. Tamburi in circolo e fuochi nella
notte
La comunità del Gulliver col gruppo "Alice nelle città" e "Kamikazen cineclub" che organizzava le serate.
Christian era uno di
loro.T
Il video tributo a
Christian realizzato per la serata del 2 giugno 2013 da Thomas Cicognani
I
Christian
canta "Revolta olodum"
Le foto (un click o un tocco sulle
foto per avere un ingrandimento)