Con suo fratello Enzo che suonava la chitarra e l’amico violinista Menotti Bruni si ritrovavano a casa sua per suonare e cantare. Era così brava e bella che fu ingaggiata dal gruppo della Filodrammatica
Alfonsinese, allestito e condotto dal dott. Pasini, direttore dell’Ospedale: le rappresentazioni teatrali si tenevano al teatro Aurora nel Lazzaretto e in quello del parroco, lì di fronte. Alfreda si rivelò una brava attrice.
Ma la sua specialità era il canto: la sua bella voce faceva impazzire gli alfonsinesi quando cantava le operette: Cincillà era il suo pezzo forte, e da lì ne derivò il soprannome.
La gente diceva che era bella come un’attrice del cinema, così lei con atteggiamenti un po’ spavaldi giocò con quella foto a provocare i suoi concittadini, col fotografo alfonsinese Bruno Pagani che si prestò al gioco.
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Alfreda Centolani
'Cincillà', al centro Donati, mamma di Enzo, Rema Simoncelli, che
sposò Morigi |