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| Ricerche sull'anima di Alfonsine |
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Perché
il famoso circo di
di
Luciano Lucci
Negli anni del dopoguerra, anni '50, quando Alfonsine era in piena espansione edilizia alla sinistra del fiume Senio, il circo Orfei piantò il tendone nella nuova piazza (oggi piazza Gramsci). Alla guida del un gruppetto c'era ancor il vecchio Paolo Orfei.
Già a quei tempi era il circo più
rinomato d’Italia, e anche in seguito, con la sua fama sempre
crescente venne ancora ad Alfonsine diverse volte, anche se sapeva che
l'incasso sarebbe stato insufficiente rispetto ad altre possibilità. Dopo il 1960, se ad Alfonsine non si mettevano più in piazza Gramsci, era perché erano troppo grandi. Si piazzavano nel campo dell'Acquedotto di C.so Repubblica (vedi foto del 1955). Quindi non c'era ancora l'acquedotto ed è fino verso il 1960-62.
L'ultima volta che apparse ad Alfonsine
Era il Circo sull'acqua in piazza Gramsci, uno degli ultimi Orfei visti lì. Ma il nome Orfei, per spettacoli circensi, era molto diffuso: diversi "parenti", si fregiavano del marchio per fare breccia sul pubblico, non era sempre l'Orfei originale del capostipite e fratelli (Nando, con la cugina "Moira", e i cugini Paolo e Mauro)
Le origine del Circo Orfei
È diffusa convinzione tra gli storici del circo far risalire al 1820, data di nascita di Paolo Orfei, la fondazione di questa importante dinastia circense. La storia, che come spesso accade nel circo, ha i colori della leggenda, narra che Paolo, sacerdote di Massalombarda dalla vocazione non proprio ferrea, preferì, dopo una parentesi concertistica, seguire la strada del saltimbanco. Sposò Pasqua Massari (n.1834 ad Argenta, Ferrara) dalla quale ebbe un figlio, Ferdinando, che fin da ragazzo si rivelò come prodigioso suonatore di tromba. Fu Ferdinando che un giorno decise di piantare ogni cosa e mettersi a capo di un modestissimo circo che presentava spettacoli di commedie e acrobazia, come era nella consuetudine dei saltimbabchi di quell'epoca. E' dunque Ferdinando Orfei, spesso confuso come capostipite della famiglia, il primo e vero circense della dinastia. Che però il nome Orfei, nell'ambito delle compagnie teatrali itineranti, eredi della Commedia dell'Arte, appaia prima del 1820 è cosa certa. Una lettera originale datata 20 luglio 1827 fu inoltrata dalla "comica compagnia FARINA e ORFEI" alla direzione del teatro Lugo. Ferdinando dalla moglie Maria Torri (Veca) ebbe sei figli: Enrico, Orfeo, Vittoria, Paolo, Giovanna e Cecilia. Di Orfeo si sa con certezza che attorno agli anni '30 diresse un circo: il circo Orfeo Orfei, direzione passata successivamente ad uno dei figli, Nandino (clown, conosciuto con il nome di 'Fiacca'). Ma è da Paolo (Paolino) che vi una linea diretta con l'attuale attività circense degli Orfei. Paolo Orfei, nato a Prato il 7 aprile 1889, anch'esso suonatore eccezionale di tromba, zufolo e ocarina: acrobata notevole, fu anche saltatore d'eccezione. Malgrado fosse coraggioso, Paolo Orfei aveva paura del mare: per questo timore non andò mai in America, quando nel 1968 suo figlio Orlando si trasferì col Circo in Brasile. Nei primi anni '60 io vidi Paolo Orfei, il padre di Orlando Orfei venire al cinema Corso con la sua giovanissima moglie (così si diceva). Lui aveva più di settant'anni.
Ma
perché venivano proprio ad Alfonsine, e non nei paesi limitrofi?
La
scoperta l’ho fatta leggendo un bel libro “La Viola” (ed. nel
2013) di Girolamo Guerrini di Alfonsine,
qui nato nel 1926, e che visse a Rossetta da sempre. Me lo donò
con tanto di autografo, che conservo con affetto. Il libro racconta la sua passione di collezionista e restauratore di “viole” o pianole strumenti musicali meccanici a rulli chiodati, usati da artisti girovaghi di strada. Da qui nascono tante storie di incontri con personaggi strampalati che fin dai primi anni del ‘900 giravano per i paesi.
E
gli Orfei erano tra questi. Durante la prima guerra mondiale (1915-18), com’era di consuetudine ad Alfonsine, si fermò nel “mercato del bestiame”, luogo di parcheggio degli artisti di strada e quant’altri, un misero circo equestre. Il capo era Ferdinando Orfei che dalla moglie Maria Torri (Veca) aveva avuto sei figli: Enrico, Orfeo, Vittoria, Paolo, Giovanna e Cecilia. Quella povera famiglia viveva in una vecchia carovana trainata da un magrissimo cavallino bianco. In inverno il circo fu bloccato dalla neve per cui gli artisti, rimasti senza cibo, senza legna e senza soldi per non poter lavorare e avendo parecchi bambini piccoli, si appellarono alla popolazione per poter sopravvivere. In quegli anni c’era la miseria ma la popolazione alfonsinese si commosse così i girovaghi furono rifocillati e salvati da una sicura tragedia. Questo circo possedeva una “viola”, così per poter racimolare qualche centesimo la caricavano su un biroccio trascinandola per le strade loro stessi, facendola suonare. Tra quei primi circensi c'era Paolo Orfei (detto Paolino), il vero capostipite del circo Orfei. Fu clown e saltatore, sposato due volte, genitore con la prima moglie Ersilia Rizzoli di 5 figli: 1° Riccardo Orfei (Clown Bigolon), 2° Paride, detto "Pippo", 3° Miranda , 4° Orlando e 5° Irma. (Con la seconda moglie Rosa Baldo (sette figli) Ersilia, Marina, Milady, Paola Giovanna, Paride Senior, Renzo, Anna) Paride ebbe come figli Nando, Rinaldo e Liana Orfei, Riccardo (1909-1956), fratello di Orlando, ebbe come figlia Miranda "Moira" Orfei.
Dopo
la seconda guerra mondiale Orlando Orfei iniziò la propria carriera di
direttore di circo, ereditando quella di suo padre Paolo Orfei, creando un tendone con i teloni dei camion dell'esercito
americano. Dopo i primi successi, negli anni '50 acquistò un vero tendone e
debuttò a Modena con il circo diretto assieme ai fratelli Paride e Miranda.
In quel periodo inizia la sua carriera di ammaestratore di belve. La famiglia Orfei non dimenticò mai gli alfonsinesi
La
famiglia Orfei non dimenticò mai la benevolenza che la popolazione di
Alfonsine aveva dimostrato nel momento del bisogno verso di loro, per cui
negli anni a venire, (fin dagli anni '30), diventati grandi, ricchi e famosi, parcheggiavano
sempre il loro mastodontico circo in paese pur sapendo di non fare reddito. Il più famoso degli Orfei all’epoca era Orlando figlio di Paolo, famoso domatore di leoni, che nel suo numero più impegnativo infilava la testa nelle fauci di un grosso leone maschio di nome Sultan. Orlando Orfei
Nel 1968 si trasferì con la moglie e
il suo Circo in Brasile dove ebbe enorme successo, ma poi finirono in
miseria per colpa di un impresario brasiliano fuggito con i loro soldi. Per
questo nel 2010 i due coniugi avevano lanciato un appello-intervista, un
appello che presto rimbalzò anche in Italia dove gli stessi parenti Orfei
diedero loro una mano. Ma Orlando Orfei non riuscì più a trasferirsi in
Italia, ed è morto in Brasile nel 2015 all’età di 95 anni. Il nipote Nando (Ferdinando) Orfei, con lui uno dei capostipite della cultura circense in Italia, continuò in Italia con un suo Circo Orfei. Federico Fellini e Nando Orfei Nando morì nel 2014 dopo una lunga malattia all'ospedale San Raffaele di Milano. Aveva 80 anni.
Nando Orfei
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