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“Era
una meravigliosa ragazza del gruppo di giovani studenti alfonsinesi, ma la
cattiveria della guerra, l'ha crudelmente strappata all'amore dei suoi
cari.”
(Lucia Berti "Atorn a e fùg", pag. 65)
TAMPIERI
ESPERIA di Luigi e di Montanari Maria Luisa, nata a Cotignola, il 15
agosto 1926 e residente ad Alfonsine in via Garibaldi, studentessa. La sua
famiglia si trasferì diverse volte, dovendo seguire il capo famiglia nei
posti di lavoro essendo alle dipendenze della Cassa di Risparmio di
Ravenna.
Prima
risiedette a Cotignola in Piazza Vittorio Emanuele 11 n. 8, poi nel 1932 a
Massa Lombarda e finalmente ad Alfonsine. Ragazza dotata di ingegno
vivace, frequentava il Liceo Classico di Ravenna e nell'anno scolastico,
che era da poco iniziato, avrebbe conseguito la maturità classica.
Purtroppo il fronte di guerra, avvicinandosi al Senio, troncò per sempre
la sua aspirazione.
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Esperia Tampieri
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La
mattina del 28 gennaio 1945, alle
ore 11 circa, mentre si trovava nella sua abitazione nel Palazzo Lugaresi, una granata
penetrava all' interno del palazzo in corrispondenza del suo appartamento
ed esplodeva proprio nel vano dove ella sostava.
La
rosa micidiale di schegge la investiva all'altezza dell'addome ed alle
gambe, ferendola in modo letale. Subito trasportata all’Ospedale di
Alfonsine, che era stato allestito nell'edificio del Municipio,
sopravvisse soltanto due giorni e spirava il 30 gennaio 1945.
Si
fece il possibile, con i mezzi di allora, da parte dei medici e in
particolare del professor Pasini che operava nella "Zona Bianca"
in via Mazzini, e subito accorso, ma inutile fu il tentativo di strappare
alla morte quella giovane vittima che, nella sofferenza implorava: "Mamma
aiutami, non voglio morire!"
Non
aveva ancora vent’anni.
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