QUEL
FITTONE-PARACARRO
SPERDUTO...
FINALMENTE
HA TROVATO UNA SUA RINASCITA
di
Luciano Lucci
Finalmente
il
vecchio fittone-paracarro sopravvissuto alla guerra e da anni
dimenticato e abbandonato, è stato posto nel giardinetto di Piazza Monti,
più o meno dov’era fin dal 1844
Era
ormai da una decina di anni che il circolo di amici ‘Alfonsine mon
amour’, aveva lanciato la proposta. Nell'ottobre del 2018 con una raccolta
di firme inviata all’Assessore e al Sindaco dal circolo, composto dal
gruppo di ‘anzianotti’ che si ritrovano nel gazebo di piazza Monti,
compreso il sottoscritto, ci fu il via libera.
Oggi
3 ottobre 2019 il Comune, tramite il nuovo Assessore Laudini, sentito il
nuovo parroco Don Luigi Gatti, per avere il permesso di accedere al
cortile sagrato della chiesa del S. Cuore dove era quasi sepolto il ‘fittone-paracarro’,
ha proceduto alla sua ri-collocazione, dopo avermi dato mano libera
nell’attuazione dei lavori.
Il
tutto è avvenuto a costo ‘zero’ per la disponibilità al
finanziamento dei lavori data dal geom. Francesco Faccani, (da me
interpellato) e dal geom. Alfredo Allia
titolare della ditta AG Edile di Alfonsine
LA
STORIA è QUESTA
Nel 1760 fu inaugurato il ponte sul Senio e la
'violina', un sentiero melmoso che collegava con lo 'Stradone', passando davanti alla
chiesa. Quando il ponte fu ristrutturato e con
esso la 'Violina' era il 1844 "... questa fu allargata con
ciotolato e pali di marmo simmetricamente disposti" (A.
Samaritani "Situazione materiale e morale del Comune di
Alfonsine" pag. 14): ecco apparire i fittoni-paracarro.
Dal 2002 il
'nostro' fittone-paracarro si trovava
abbandonato nel cortile esterno della chiesa di fianco al
ristorante “Al Gallo”.
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Fu ritrovato
tra le macerie estratte dalle fondamenta della chiesa Sacro Cuore.
Infatti dopo un gravissimo incendio (doloso) del novembre 2001, col
rifacimento del pavimento l'anno dopo uscirono fuori dalle
fondamenta capitelli e resti di pezzi di marmo della vecchia chiesa
Santa Maria, distrutta dai bombardamenti e minata dai tedeschi
durante il gennaio 1945.
Infatti
quando fu ricostruita la chiesa del Sacro Cuore al posto della Santa
Maria, nel 1954-56, per la fondazione furono usati i resti della
chiesa abbattuta come macerie da riempimento.
Tra i resti
non identificati c'era anche quel pilastrino. Suor Andreina ha
confermato che era sotto il pavimento, usato per riempire i buchi
delle mine come i resti del colonnato.
Padre Renato
e padre Renzo, all'epoca del 2001-2003 responsabili 'maristi' della
parrocchia, li conservarono e alcuni li posero nell'angolo e del
giardinetto della chiesa, a testimonianza della vecchia chiesa di
Santa Maria.
Il ‘nostro’ pilastrino è rimasto lì coperto da erbacce, tanto
che non si vedeva più, finché l'addetto alle pulizie della
parrocchia non ha fatto una pulizia più approfondita per far
emergere quel pezzo di travertino che rischiava sempre di rompere il
taglia erba.
La
domanda era: di chi è quel paracarro antico?
Chi
potrebbe volerlo riesumare, restaurare e metterlo in bella mostra da
qualche parte?
In tutti questi
anni il Comune se
ne era disinteressato, e la chiesa
parrocchiale S. Cuore pure, poi BATTI E RIBATTI...
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Qui
uno dei paracarri della "Violina" negli anni '30
Pilastrini-paracarro
della vecchia Alfonsine del 1844 quando fu ristrutturata e allargata la 'violina',
la strada che collegava con lo 'Stradone', passando davanti alla
chiesa.
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I
pilastrini della 'Violina' nel
1884
Primi
anni del '900
I
pilastrini della 'Violina' negli anni '20
Paracarri
superstiti dopo la guerra (1945)
Paracarri
superstiti dopo la guerra (1956)
Paracarri
superstiti dopo la guerra (1957)
Paracarri
superstiti dopo la guerra (1960)
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NEL 2006
FURONO TUTTI SOSTITUITI E SCOMPARVERO... |
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