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Helmut Haller, e' dutor Turretta 
cun e' dutor Nandé

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Nella foto dell’anno calcistico 1962-63 si vede il calciatore Helmut Haller, deceduto nell’ottobre 2012, con la moglie e il figlio, in compagnia di alcuni alfonsinesi al ristorante  “Da Tino” a Massalombarda. 

Il dott. Torretta, che conosceva Haller, aveva organizzato quella cena, e il dott. Baioni (Nandé) era stato invitato in quanto era un gran tifoso del Bologna.

La carriera di Haller iniziò quando venne segnalato al Bologna; fu lo stesso presidente Dall'Ara a recarsi in Germania per portare a termine le trattative, avendolo ritenuto più completo di Omar Sivori : «Vale tre volte Sivori, perché Sivori ha il sinistro, Haller ha due piedi. E poi ha un presidente come me». Haller si rivelò utile al gioco offensivo dell'allenatore Bernardini per la bravura nel lavoro di rifinitura per gli attaccanti Pascutti e Nielsen. In sei anni passati nelle file della società felsinea disputò quasi 200 partite, mettendo a segno 48 goal; nel 1964 il Bologna vinse davanti all'Inter il suo primo ed unico scudetto del dopoguerra, cui Haller contribuì con 7 reti.
 Sua moglie Waltraud, la quale idolatrava il marito curandone con ferreo rigore teutonico l'immagine e gli interessi, lo convinse a lasciare il Bologna dopo la stagione 1967-'68. Si  trasferì alla Juventus per 400 milioni (cifra astronomica) vincendo in bianconero due scudetti nel 1972 e nel 1973.  Nella
 Coppa dei Campioni 1972-1973, in cui la Juve perse contro l'Ajax di 
Johan Cruijff, il tedesco subentrò a Bettega al 49'. Al termine della stagione fece ritorno in Germania.

Il centrocampista rossoblu Helmut Haller (a sinistra) ed il difensore nerazzurro Tarcisio Burgnich (a destra)
 nel corso  dello spareggio-scudetto Bologna-Inter (2-0) della Serie A 1963-1964.

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