Abbondantemente
alberato, il ‘Foro Boario’ ebbe grande affluenza di bestiame nei
giorni di mercato, fino alla guerra del 1914-18.
In certi mesi
l’affluenza fu così grande che l’ampio spazio non era bastante per
contenere tutto il bestiame che vi concorreva, cosicché doveva stendersi
anche su parte del Corso Garibaldi.
Mentre era sempre stato uno dei primi
mercati del circondario, dopo la citata guerra venne declinando fin quasi
alla completa scomparsa.
Per evitare il
passaggio del bestiame da Corso Garibaldi fu approntato il progetto di un
ingresso al Campo da Via Roma mediante un piccolo tratto di strada.
L’autorità tutoria non diede l’approvazione.
(Da una testimonianza,
scritta a mano, di Vincenzo Ballardini, maestro di Alfonsine,
1941).
Nel 1931, su
proposta del Podestà Mario Scarpinelli, il Prefetto, con un suo decreto,
stabiliva che anche il mercato delle merci fosse tenuto il lunedì.
Per motivi igienici e perché oramai quel mercato bovino era in totale
declino, la maggior parte
del terreno fu quindi spianato.
Poi per
permettere all'Ente Sportivo Alfonsinese di disputare le partite di
campionato di 3° categoria il 6 novembre 1933 furono erogati
i fondi dal nuovo Podestà Marcello Mariani, "per la
sistemazione del campo sportivo" per una spesa di lire 12.000, e
l'ex-cimitero, ed ex-mercato di bovini fu trasformato in Campo Sportivo.
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Nel
dopoguerra
qui le truppe canadesi avevano lasciato parecchie baracche in
legno che vennero utilizzate da famiglie povere alfonsinesi fino gli anni
cinquanta. Due in fila con quattro famiglie perpendicolari al Corso, una
abitata dalla 'Guargiona' col figlio', e una con due famiglie, in fondo al
campo parallela al Corso, una abitata da Amadei ‘Barini’ con il figlio
Otello, nuora e nipoti (Brunella e Giacomo). Poi eliminate le baracche,
rimase in uso come campo sportivo fino a quando si inaugurò il 'Bendazzi'.
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LA
PRIMA FESTA DEL MAGGIO 1945
si svolse qui:
Da
Corso Garibaldi, un corteo in costume con banda musicale si avviò per una
partita di calcio tra i giovani verso "e' marché".
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Le
due squadre che si fronteggiarono: si chiamavano "Ozio e Consumo”
e "Grazia e Potenza” |