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Tra le tante
cose belle di maggio, la prima e la più attesa è senz’altro l’arrivo
delle Millemiglia.
L’importanza
di questo avvenimento è così grande che, una volta pronunciato il bel
nome, non c’è più bisogno di aggiungere altro. E questo
perché le
Millemiglia sono un sogno e non certo una faccenda da sbrigare nel mondo
della realtà. |
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Con il mese
di maggio arriva anche il Giro d’Italia. Certo senza più Coppi, Bartali,
Merx e Pantani, ma con la vaga sensazione (per fortuna ancora collettiva)
che i bordi della strada non sono poi un posto così distante dal
paradiso. |
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Una volta
c’era il Cantagiro, ma questo fa proprio parte di un’altra era
geologica, di un’altra stagione della vita e del mondo. |
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Due anni fa
c’è stata poi la grande sorpresa del sommergibile Toti che risaliva il
fiume Po fino al museo della scienza di Milano. Qualcuno ricorda? Lo dico
perché non capita tutti i giorni di vedere un dinosauro che procede alla
velocità di una tartaruga.
E poi proprio qui, chi l’avrebbe mai detto,
in questa Valpadana un tempo “fantastica” ed oggi soltanto uno dei
luoghi più inquinati del pianeta.
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Tornando
alla festa nazional-popolare delle Millemiglia, bisogna proprio dire che
non tutti i rumori di questo mondo sono fastidiosi alla stessa maniera.
Quelli che saltano fuori dai motori (i mutùr), per esempio, se non sono
la voce di Dio, poco ci manca. Anzi, quando passano le Millemiglia, lo
sono di sicuro.
Buon
brum-brum a tutti!
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Nel
1957 anche due alfonsinesi parteciparono alla Mille Miglia:
Augusto Errani ed Enzo Baldi con una Lancia Aurelia |
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