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Prof. ANDREA VENTURINI,
e profesòr Vinturén (1925-2001)

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(Neanch’io avevo saputo granché di lui, fino a quando sua figlia Monica mi ha regalato il libro a lui dedicato, da cui ho tratto le cose scritte qui di seguito.)

a cura di Luciano Lucci

  Nato ad Alfonsine nel 1925, luogo da lui prescelto nel dopoguerra, frequentò l’Università di Bologna e si laureò in Medicina. 

Aderì al PCI, e la sua partecipazione alla politica fu appassionata, matura e decisiva anche per gli sviluppi futuri.       

Nel lontano 1956 proprio ad Alfonsine, si tenne una assemblea molto partecipata degli iscritti della sezione del PCI " Terzo Lori", dopo l'invasione delle truppe sovietiche in Ungheria. La sala era gremita. Il dibattito intenso e teso. Quando prese la parola e' dutòr Vinturén , in sala non volava una mosca. Parlò senza reticenze ed espresse apertamente il suo dissenso nei confronti della "nomenclatura" del PCI di allora, a cominciare dal direttore dell'Unità, On. Pietro Ingrao. Più volte interrotto, lui, che non aveva la pazienza tra le sue virtù, rispose con molto garbo ed in modo pacato, argomentando e ragionando, invitando a non liquidare la protesta ungherese come "controrivoluzione".

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 VEGLIONE DI CARNEVALE ALLA SALA EDERA DI ALFONSINE
Da sinistra Laura, moglie del dottor Tronelli, Liliana Cortese moglie del dott. Nino Farina, dott. Nino Farina, dott. Andrea Venturini, dott.ssa Enrichetta Conni, moglie del dott. Venturini, dott. Tronelli.

Sposò nel 1956 Enrichetta Conni, specializzata in pediatria, che esercitò ad Alfonsine come pediatra mutualistica e vissero nella casa di Alfonsine. Ebbero tre figli Monica, Guido e Rita. Quando la moglie morì prematuramente, Venturini subì un colpo durissimo che lo condizionò per tutti gli anni successivi.  Aveva una personalità carismatica e forte, dall'aria severa, concentrata. Spiccio e gentilissimo, dava poca confidenza, ma era ascoltato con attenzione. Era un capo rassicurante, armato di una solida cultura generale e specialistica. Uno che diceva le cose senza peli sulla lingua e, quindi, uno scomodo. Era però anche capace con pazienza di portare gli interlocutori verso la condivisione ed il rispetto di quello che sosteneva, capace anche di suscitare partecipazione, di convincere, ed aveva il pregio di saper decidere.  

E’ dutòr Vinturén è l’uomo dietro la cui spinta sorse a Ravenna il C.I.M (Centro d’Igiene Mentale), e poi I centri di Salute Mentale, di cui fu Direttore, sull’onda delle innovazioni indicate da Basaglia, riuscendo così, dopo l’approvazione della legge 180 detta legge Basaglia, a far chiudere l’Ospedale Psichiatrico di Imola.  

Nel 1962 fondò ad Alfonsine, con amici alfonsinesi, la ditta SICAche da una piccola fabbrica di serrande in alluminio è diventata via via una ditta mondiale di macchine per la lavorazione dei tubi in materiale plastico. Erano otto soci, quattro operai della Marini e quattro solo soci.  

Sempre nel 1962 Andrea Venturini fu tra i soci fondatori della Clinica Domus Nova e come neuropsichiatra gestiva qui l’ambulatorio di psicoterapia.  

Fu anche professore con cattedre a Ferrara e a Bologna, in varie discipline.

VENTURINI E IL BILIARDO.

Al bar Dradi ad Alfonsine negli anni da metà 70 a 75/80 si giocava a biliardo a stecca con Umberto Pagani, Romeo Baioni (banana), Minguzzi (Topolino) e altri. Il Prof. Venturini andava lì a giocare e incuteva soggezione bonaria, e come tutti non amava perdere ma si difendeva bene per l'indubbia intelligenza anche nel gioco. Si era costituita una squadra agonistica e si giocava in tutti i bar del paese, dall'American Bar a Ravenna fino a Comacchio (altra località dedita alla tradizione del biliardo). Ad Alfonsine (sala Edera e poi al Milleluci) fu organizzato il campionato Regionale.

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Al Gallo con la figlia Monica e sullo sfondo Gigiò

 

 

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