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La
via Reale è un luogo con l’anima a
cura di Luciano Lucci La
via Reale nel
territorio di Alfonsine viene chiamata "via Reale" fin dal ‘500. Che
poi tale nome sia stato allargato anche al tratto di Adriatica che arriva a
nord fino a Voltana e a sud fino a Ravenna, ciò non tocca gli alfonsinesi! Il nome via Reale appare già in una mappa del 1552 (vedi foto sotto) e andava dal fiume Senio fino a Taglio Corelli.
La prima e più probabile risposta alla domanda : "da dove deriva questo nome?" è che l’origine sia quella che lo lega a una via “regale”, “importante”, “una scorciatoia”. "Non c'è una via "regale" alla geometria". Così risponde Euclide al re Tolomeo che gli chiedeva 'una scorciatoia' per l'apprendimento della geometria. “L'appellativo "regalis" (reale) era usato nel medioevo per richiamare l'attenzione sull'importanza di una qualsiasi via di comunicazione, strada o fiume che fosse” (Ivo Tampieri storico lughese, citato da Vistoli e da Zanzi). Un'altra seconda versione. Vistoli e Zanzi (e anche il maestro Soatti in un suo scritto di anni fa) sostengono come plausibile il fatto che la strada, scorrendo sopra un argine o di una antica bonifica o del Senio, quando per un certo periodo fu incanalato fino alla valle del Passetto, avesse preso il nome da ‘rivale’ ‘argine’ e da lì ‘strada del rivale’ (la veia de rivel, la veia Rièla, Soatti diceva ‘ariela’, cioè ‘areata’ o ‘elevata’). Una terza versione più popolare Mi
informa Antonio Lucci, un alfonsinese lontano, abitante a Roma e con cui
non ho legami di parentela, che “alla fine della Prima guerra mondiale
per raccogliere dal vivo le entusiastiche ovazioni del popolo in delirio per
la vittoria, il re Sciaboletta, cioè Vittorio Emanuele III, fece in
macchina tutta la strada da Trieste libera a Roma e percorse l’Adriatica
fino a Pescara, passando quindi anche da Alfonsine. In ricordo di
quell’evento straordinario la strada venne denominata via Reale”. Potrebbe
sembrare questa “un’altra delle contraddizioni di quei mattacchioni
di romagnoli della bassa: nonostante il fatto che un po' di loro siano
anarchici e i restanti siano o repubblicani, o comunisti, non hanno smesso
di ricordare quell’evento storico continuando a chiamare “Reale”
quella strada in onore del Re”. Questo è vero, ed è vero che molti alfonsinesi del ‘900 hanno avuto come informazione che la via Reale derivasse il suo nome da quell’evento. Ma sappiamo che già nell’800 esisteva una strada ‘provinciale Reale’ quindi che passava per diversi comuni e quindi anche tutto l’intero percorso che va da Bastia-Lavezzola per terminare a Camerlona e Ravenna era già denominato ‘Reale’. Quindi una risposta certa al 100% non c’è: la più vicina alla verità tra le tre a me sembra la prima, e la prova sta in una mappa del 1552 in cui la strada che dal ponticello sul Fosso Vecchio arrivava fino alla valle di Taglio Corelli e veniva già allora chiamata “via Reale” All’incrocio tra la via Reale e lo Stradone (Corso Garibaldi), in quel punto le due vie si incontravano fin dal 1552. Il fiume Senio spandeva le sue acque nelle varie zone vallive, fin dalla prima bonifica del 1519, attuata dai Calcagnini, antichi feudatari di Fusignano. Qui fu costruita un'arginatura per delimitare l'acqua dalle terre emerse, sulla quale sorse poi una via per collegare gran parte dei territori vallivi tra il Santerno, il Senio e il Lamone. Quella era la ‘via principale’, la "scorciatoia" per arrivare in quei luoghi remoti e acquitrinosi. ("regale" poi si è poi trasformata in "reale" da evoluzioni linguistiche successive). .
Da sempre questa via ha
esercitato strani influssi sui bambini di Alfonsine; essa era vissuta come
luogo magico, al di là non si doveva andare. ("no stà miga andeàr
int’la reàla!" - esortavano i genitori cercando di intimorire i
Pollicini dell’epoca). |