... una dolce frontiera
"Alfonsine Zona di Frontiera" 


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  di Caliko Jack

L'anima di Alfonsine è nella sua geografia


Questa è una terra piena di acque e di passioni. 

Una società primitiva di

cacciatori e raccoglitori,
sedentari e nomadi fuori-legge,
scontrosi e festaioli,
libertari e giustizialisti,
anarchici e comunisti.


Ad Alfonsine i singoli individui sono combinazioni uniche di ingredienti forse contradditori, ma certo vitali.
Alfonsine è la frontiera, lo spazio fisico e mentale, comportamentale e filosofico della gente di frontiera.
Il matrimonio fra ricerca e selvaggio, fra desiderio di infinito e bisogno di radici.
In questa piatta pianura lo spazio visivo è così tanto che si è formata una naturale sensibilità per l'infinito, e la nebbia è così frequente che il senso di smarrimento crea un'euforia mentale, che rende superflua qualsiasi sostanza chimica.
Qui c'è la condizione ideale per pionieri e ricercatori. 

Perchè è nelle zone di frontiera che si compie l'avventura evolutiva. 

Essere al di là dei confini, in una dimensione così aperta che nemmeno la società più "progredita" riesce ad abbracciare. Qui ci si può lasciare alle spalle le regole e le identità e attivare il proprio potere di creazione... ed essere sempre in conflitto forte e lacerante con sé stessi, fra apertura e confini, fra slanci sperimentali e insediamenti territoriali, fra espansione e regole.

Per muoversi in questa zona calda dell'evoluzione di pionieri e ricercatori, è necessaria una radicalità non ideologica, ma biologica, non logica ma mitologica.

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