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Contro lo
stress di una società che ci succhia l’anima |
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1° Rallentare (permessi, ferie, anni sabbatici, pensioni) c) nel tempo liberato provare altre attività lavorative libere e creative, tramite lavoro in proprio, possibilità di studio, nuovo artigianato, invenzione e produzione di beni utili e piacevoli, crezione di spazi di vita e di festa non stereotipati e dominati dal culto dell’economico: osterie autogestite, centri sociali, ecc... d) dedicarsi di più alla cura di sé e della propria comunità (famiglia, amici, gruppi solidali) riportando nei gangli dell'esistenza quotidiana funzioni di servizio come amore, solidarietà, amicizia, che altrimenti se ne vanno persi o addirittura si trasformano progressivamente in odio, egoismo, vendetta quando le lacerazioni diventano esplosive come nell'ex-Jugoslavia. |
2° Oziare
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3° Contemplare a) guardare il cielo, assaporare il nulla |
4° Godere
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5° Navigare Nelle lotte che si faranno occorre sperimentare momenti di libertà e di vita: senza la pretesa di dominare il corso storico e naturale degli eventi: ciò crea irrigidimento, aggressività, paura, depressione; al contrario il suggerimento è di navigare rilassati, disponibili alla deriva, pronti a deviare la rotta. Come un fiume, seguendo la linea della minor resistenza, disegna eleganti curve, prima di arrivare al mare; così una barca alzando la sua bella vela, se ne va tranquillamente al largo o verso il porto senza bisogno di remare. |
6° Perdersi Nel corso della navigazione talvolta ci si sentirà perduti, senza punti di riferimento noti, alla deriva, come avvolti dalla nebbia: ma come si sa lo smarrimento può provocare anche un senso di euforia, ... e non è male. |
Bisogna imparare anche a piangere, ma soprattutto sapersi stupire dei panorami imprevisti che si potranno presentare, quando ci si sente perduti. |
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