Nomadi dell'Universo
"ma noi siamo figli delle stelle" 

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Caliko Jack

GLI ALFONSINESI RIVENDICANO ORIGINI EXTRATERRESTRI.
MA NON E' FOLLIA ... E' TUTTO VEROSIMILE
 
Niente è escluso, né il sì, né il no.

Tutti i paesini attorno ad Alfonsine hanno qualcosa

 


Alfonsine non ha "niente"

Il nulla e' eccitante

Un misto di cultura celtica e cultura nomade


I galli

 

 

Gli Etruschi
e i Greci

 

Platone, Solone, gli egizi e Atlantide


L'Angelo bizzarro del Destino/Caos

 

Siamo circondati da paesi pieni di Tradizioni, di Storia, di Radici presenti in antichi mestieri ormai scomparsi, in edifici storici da ristrutturare. A Villanova hanno le erbe palustri. 
A San Pancrazio la lavorazione della canapa.
Bagnacavallo ha le piazze antiche, conventi e prigioni. Fusignano ha prodotto una monumentale "Storia di Fusignano" sui Calcagnini, su Arcangelo Corelli, su Piancastelli e Sacchi.
Perfino San Savino ha il suo sarcofago bizantino;
e Sant'Alberto è un paese con tanta di quella Storia che "non ha ancora finito di conoscersi".

Tutti con la loro bella e rassicurante identità, e con le loro radici ben piantate: gente stanziale e non nomade.

Solo Alfonsine non ha "niente": poche le case vecchie con più di 50 anni, nessun mestiere tradizionale da recuperare, nessuna sagra che abbia un senso storico.

Ma per uno che non è abituato al nulla è ben difficile immaginare che il nulla possa essere così eccitante".

Vento nel cuore polvere nel cervello

Ad Alfonsine non ci sono edifici e piazze storiche perché è stata rasa al suolo durante la guerra. Non ci sono tradizioni storiche legate ai mestieri, forse perché l'origine nomadica dei primi alfonsinesi li portava a dedicarsi alla pesca e alla caccia, a festeggiare con cuccagne celtiche e spettacoli di saltimbanchi. Da sempre abbiamo vissuto ai margini di grandi foreste e nebbiose paludi, alla periferia della periferia, fuori-legge (non contro la legge, ma al-di-là della legge).Siamo un misto di cultura celtica e cultura nomade; i nostri più prossimi antenati erano i "banditi" dalle zone di Fusignano e Bagnacavallo, mandati al confino nelle malariche paludi della bassa estense.

Qui furono lasciati liberi per colonizzare queste terre; questi erano a loro volta eredi di lingua e cultura di popoli celtici (i galli Senoni, Lingoni e Boi) che si erano stanziati nella pianura e nei boschi della bassa nel IV e III secolo avanti Cristo.

Ma andando ancora indietro nel tempo abbiamo scoperto che ben altre sono le nostre radici: scartabellando qua e là in biblioteca, è uscita una storia di archeologia fantastica dove niente è escluso, né il sì né il no
Da sempre questa terra d'acqua è stata luogo d'incontro di grandi migrazioni. Prima ancora dei Galli-Celti, già nel 1500 a.C., erano arrivate proprio qui le grandi migrazioni dei minoici e micenei, in fuga dalle catastrofi delle Cicladi (ultima delle quali il grande terremoto che distrusse l'isola di Thera (oggi Santorino) e di Creta. Gli eredi di queste due grandi culture e civiltà si stabilirono alla foce dell'Eridano (così era chiamato dai Greci l'antico fiume Po). Qui incontrarono gli Etruschi (o, come asserisce qualche storico recente, i Greci stessi da qui partirono e colonizzarono la Toscana e l'alto Lazio, diventando il popolo etrusco). Qui arrivarono anche i popoli baltici che dal nord venivano a commerciare la preziosa ambra.

Ma questi antichi e misteriosi pionieri greci erano a loro volta eredi della mitica Atlantide, di cui narrò Platone e ancor prima Solone e gli antichi Egizi.

Già, ma da dove venivano gli Atlantidi? Essi erano un popolo colonizzatore, in possesso di un'elevata tecnologia, una civiltà evoluta, che proveniva dallo spazio. Da Sirio forse, come pensavano i Dogon?

E così l'Angelo bizzarro del Destino/Caos ha fatto incontrare Alfonsine con Atlantide: se ne vedranno delle belle perché, (altro che medioevo...)

NOI SIAMO FIGLI DELLE STELLE.

 

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