Nel paese di Vincenzo Monti 
Piccoli scrittori crescono

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Nel giro di un’estate sono uscite quattro pubblicazioni letterarie di cittadini alfonsinesi: 
Mauro Baldrati, Luciano Lucci, Stefano Soldati e Massimo Zaccaria

Vita complicata di Jimi
di Mauro Baldrati Ed. Déjà vu

L’oro del Senio
di Luciano Lucci

Voce di uno che urla nel deserto
di Stefano Soldati

Il flagello degli schiavisti
di Massimo Zaccaria
         

Vita complicata di Jimi
di Mauro Baldrati Ed. Déjà vu

Mauro Baldrati ha abitato ad Alfonsine fino a metà degli anni ‘80. 
Oggi ha 46 anni e vive a Bologna.
E’ rimasto "nel paese più triste del mondo",che sentiva come soffocante, per 30 anni; poi ha esplorato il mondo della comunicazione con Radio Mariposa (una delle prime radio libere di Alfonsine) e Radio Città a Ravenna; ha abbandonato l’impiego fisso, diventando collaboratore del quotidiano "Lotta Continua", poi redattore di Frigidaire a Roma.
Lo si ritrova fotografo a Milano per varie riviste (Panorama Mese, Epoca, Capital, Amica, Vanity).
E ora scrittore a Bologna.
Il romanzo.
Un movimentato fine settimana del 1970; un gruppo di ragazzi che si congelano sulle panchine di un viale deserto; una mitica discoteca underground e una balera sperduta nelle nebbie della bassa: non è difficile riconoscere gli ambienti e i personaggi a cui Mauro si è ispirato. Siamo proprio ad Alfonsine, a cui sono dedicate le prime due pagine.
Poi il racconto scorre gradevolmente attraverso un’ indagine psicologica di un sorprendente ritratto della sua adolescenza, o di quella di coloro che oggi hanno quaranta-cinquant’anni.
Emergono così le rabbie, le fantasticherie collettive di una generazione che ha visto i propri sogni di libertà andare in frantumi sotto i colpi di una inarrestabile restaurazione.

L’oro del Senio
di Luciano Lucci

Luciano Lucci è nato e cresciuto ad Alfonsine. 
Applicando alla propria vita una specie di nomadismo psico-geografico, è riuscito a vivere da cittadino del mondo, standosene fermo.
Insegnante di scienze e matematica in varie scuole dei dintorni, ha fantasticato su miti e misteri di ogni genere. Curioso di ogni evento non conformista, si è trovato ad esplorate fasi mistiche, intimistiche, rivoluzionarie, politiche, di cybermutazione, e infine contemplative.
L’oro del Senio è una buona piccola guida che sarà utile a chi vuole riconoscere il volto del territorio di Alfonsine. Sono proposti tre itinerari ad Alfonsine e dintorni, con l’invito a saper cercare l’anima di queste terre, a sapersi incantare di fronte allo smarrimento che aleggia nelle nebbie invernali, nei sentimenti intensi dei luoghi e degli ambienti, nei piccoli nomadismi o vagabondaggi non lontano dall’uscio di casa.
Qui, a differenza del libro di Baldrati, l’amore per il proprio paese emerge fortemente tra le righe, e anche l’idea che Alfonsine sia, come qualsiasi altro posto sulla terra, una inesauribile fonte di stupori e meraviglie.

Il libro si trova presso il Cinema Gulliver ed è stato stampato da "Alice nelle città".

 

Voce di uno che urla nel deserto
di Stefano Soldati

Stefano Soldati è un ragazzo che oggi ha ventisei anni, e ha l’abitudine di abitare ad Alfonsine. 
A vederlo, sembra un figlio dei fiori. Sarà l’ultimo o il primo di una nuova serie? Un bel giorno, con una certa timidezza, ha chiesto alla redazione di questo giornale di leggere le sue poesie, e di vedere se non fosse magari anche il caso di farne una piccola antologia: "...giusto per gli amici". Poesia, poesia. Tutti scrivono poesie e nessuno legge la poesia.
Poesia: parola superinflazionata sempre buona per uno spot pubblicitario come per salvarsi la vita. Forse, invece di poesia, sarebbe meglio dire di quell’urgentissimo bisogno di comunicazione personale, che proviene dalle intimità più profonde di ogni essere umano.
E il primo problema sta proprio qui. Quando leggiamo una poesia (che sia di un amico o di un poeta famoso, non fa differenza) ci troviamo a curiosare, a frugare nell’intimità di un nostro simile. A qualcuno piace. Per altri, invece, scatta spesso una strana forma di pudore, di disagio, come se stessero sbirciando dal buco della serratura o violando un segreto. Perché ciò non accada ci vuole un miracolo, il miracolo appunto della poesia. E i miracoli, come si sa, sono l’eccezione e non la regola. Rimbaud e Kafka lo dimostrano: il personale fatica molto per diventare universale, ma quando ci riesce, il mondo viene rivoltato come un calzino ed è Natale tutti i giorni.
Quando si è giovani come Stefano, il bisogno di comunicare e di confrontarsi con gli altri è di un’urgenza dirompente, diciamo pure vitale.
E’ già Poesia la sua? Provate a leggere "Confusi"

Un’altra è "Giorni buoni" soprattutto nel finale: "... i giovani a gambe corte / si raccolgono al sole / come l’acqua in sporte."

Il libro si trova presso il Cinema Gulliver ed è stato stampato da "Alice nelle città".

Romolo Gessi

 

Il flagello degli schiavisti
di Massimo Zaccaria

Massimo Zaccaria abita ad Alfonsine, (lo si può incontrare spesso al Gulliver), si è laureato nel 1995 in Lingue e Letterature Orientali presso l’Università di Venezia. E’ vissuto da solo per due anni a Kartum in Sudan, dove si è recato per partecipare a corsi di perfezionamento presso la locale Università, in piena guerra civile e siccità.
Affermandosi sul campo come studioso di storia dell’Africa, ha conseguito, dopo questa esperienza, il Dottorato di Ricerca in Storia dell’Africa all’Università di Pavia.
Da borsista postdottorato ha avuto incarichi di lavoro dall’Università di Oslo (Norvegia), è stato volontario per un’O.n.G. a Sarajevo, dopo la fine della guerra.

Il libro, edito dalla casa editrice "Fernandel", offre un nuovo ritratto di Romolo Gessi, uno dei grandi viaggiatori e avventurieri in Africa di fine ’Ottocento. Nacque sulla nave che conduceva i suoi genitori esuli da Ravenna a Costantinopoli il 30 Aprile 1831 e morì a Suez esattamente cinquant’anni dopo, il 30 Aprile 1891. Le sue spoglie furono rimpatriate a Ravenna dove si tennero solenni funerali.
Massimo Zaccaria ci offre un Romolo Gessi maggiormente sensibile ai luoghi e alle circostanze in cui si svolse la sua azione. Numerosi sono gli inediti presentati nel libro oltre a un’analisi critica della documentazione corrente. 

 

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