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Alfonsine

 

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Case dei "Machec"

NEL PUNTO 11  
(della mappa a destra) 

PRIMA DELLA GUERRA C'ERA: 

le tre case dei Boschi 
(i machec)

il soprannome deriva da "Macac",  uccello di valle.

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La famiglia Boschi ("i machèc") era composta dai capostipiti Giuseppe ("Piponi") (1879-1943) sposato ad Amabile Montanari (1876-1957) 


(Amabile o mamma di Palmina?)

e da Battista (Piritti).  

 

"Piponi" e Amabile ebbero sei figli:

 1° Enrico (18 febbraio 1904 27 febbraio -1904)

Dalla foto aerea si nota che Casa Pagani, Casa Servidei, palazzina Faggioli, casa Boschi, e caseggiato di "Cudé", che non subirono danni dal minamento dei tedeschi.

2° Enrica ("la Richèta") (1905-1986) che sposò Mino Vassura detto "Scaì" ed ebbero un figlio Giovanni (Gianni).

3° Severadetta "Severina" (1906-1982) sposata ma senza figli, che si trasferì a Fusignano nel 1951.

4° Alfredo detto Fredo (1907-1976) che sposò Palma Mingazzi (detta "Palmina") ed ebbero un unica figlia Carla

                     

 
5° Maria (1910-1991 a Ravenna)
che dal 1931 visse a Milano, sposata con Girolamo Alberani di Sant'Alberto, detto "Lòdla"; ebbero una figlia Marcella. Poi visse a Ravenna.

6° Elena detta Lina (1914-2006), sposata con Rino Baracca, il macellaio, ed ebbero un figlio Roberto Baracca, che fu macellaio anche lui in via Mazzini. 

Di soprannome: "i Machec".

Giuseppe svolgeva, unitamente alla famiglia, il mestiere di ortolano.

Tutti i Boschi risiedevano nella zona situata a sinistra del Senio, di proprietà dei signori Alberani, successivamente ereditata da Maria Samaritani, sposata al dott. Preve. La zona fu cosi detta anche "Zona Preve". Si trattava di un lungo caseggiato che costeggiava il terreno coltivato su cui coltivavano ortaggi; fu questo il lavoro che procurò i soldi per costruire poi in Corso Garibaldi.

Acquistarono un loro appezzamento di terreno situato a ridosso  delle proprietà Faggioli, in Corso Garibaldi e uno confinante con la proprietà dei Pagani. L'orto che qui coltivarono era a fianco della casa Santoni dietro al palazzo Lugaresi, dove fino a pochi anni fa c'era il circolo tennis e oggi (2022) c'è l'area sgambatura cani, e lì continuarono l'attività di ortolana.

Dal 1943, morto Giuseppe (Piponi), Fredo e la moglie Palma, con Severina mantennero vivo il mestiere degli ortolani che consisteva, come per Giuseppe, non soltanto nel vendere i prodotti dell'orto, quanto nel produrne le piante.

In piedi da sinistra: Maria, Palmina, Severa;
seduta: Lina

  Alfredo acquistò un piccolo camion con il quale si recava ai mercati, anche a Lugo, e sul quale aveva fatto scrivere «Sementi e piante. F.lli Boschi». 

Severa produceva anche piante da fiore, in particolare i crisantemi e faceva quindi anche la fioraia. Era intima amica della marchesa Passeri, tanto che questa se la voleva portare a Recanati come dama di compagnia.  Severina e le sorelle facevano parte delle donne vestite come meglio non si poteva ed alla moda, nel paese, per cui anche le loro amicizie appartenevano ad un certo ceto. Si ricorda che un giorno, Severina, avendo invitato il dottor Stella, farmacista, soprannominato Menin (perché era di origine veneta) a bere un "cordiale", gli offrì un bicchierino di rosolio nel quale si era scordata di aver nascosto una catenina preziosa!». 

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Zona palazzo Alberani: Gianni Vassura, Enrica (Richèta), Severina, Maria, Lina

 

In una delle proprietà quella a fianco dei Faggioli costruirono tre case.

La casa più grande fu abitata da una parte della famiglia Boschi: Fredo che aveva avuto una figlia Carla, con la sorella Enrichetta (Richetta) Boschi e le altre due sorelle Maria e Lina, finché non si sposarono.

Una parte della casa fu adeguata ad appartamento per il maestro Lorenzo  Servidei (d'Caravita), che vi abitò col fratello Don Serafino.
Severa Boschi,
abitò nella prima casa a sinistra, e nell'altra abitò il nonno Battista "Piritti" 

Durante la guerra la casa di Corso Garibaldi fu risparmiata dalla distruzione del minamento dei tedeschi, perché era più indietro rispetto alla linea della strada.

Nel dopoguerra

   La casa di "Piritti" passò in eredità a Fredo Boschi, padre di Carla Boschi.

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In seguito alla morte di anche della Severa (1982), che si era sposata e trasferita a Fusignano nel 1951, già vedova e senza figli, anche il terzo appartamento passò in eredità a Fredo e poi a Carla Boschi.   

Adesso (2022) la casa principale è abitata dalla Carla Boschi, figlia Fredo Boschi, vedova Andrea Pagani ex direttore di banca, quella che era di Severa è abitata da Silvia Pagani, seconda figlia di Andrea e Carla, e l'altra che era di "Piritti" è abitata da Elena Pagani, prima figlia di Andrea e Carla.

 

   
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