Vagabondaggi
dietro l’uscio di casa
(4°
puntata)
e
stradò
(corso
Garibaldi)
di
Luciano Lucci
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(cliccare o toccare sulle foto per averne
un ingrandimento)
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I
vecchi alfonsinesi lo chiamano ancora oggi
‘e
stradò’
CORSO
GARIBALDI
La storia di questa
strada è antica come il paese di Alfonsine.
In origine era un’arginatura
di un vecchio ramo del Senio realizzato nel 1464 per portare il fiume da
Rossetta, dove sfociava, fino alle valli di Savarna, per poi farne una
diversione e portarlo con due rami uno fino al Po Passetto e l’altro nelle
vicine valli. Nel 1502 fu innalzata una chiesa lì dove c’era un
passobarca (la Predosa’) a destra del
nuovo del Senio (nella mappa sotto, in basso, a sinistra, è scritto "questo
era anticamente l'antico porto di Bagnacavallo"), mentre la
precedente arginatura si trasformò in un sentiero diritto oltre 1300 m. che
fu chiamato ‘Stradone
della Chiesa’ e poi semplicemente ‘Stradone’
in dialetto ‘e stradò’.
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1400
1552
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E
Stradò (denominato Corso Garibaldi solo nel 1887) divenne così l’asse
principale di Alfonsine, e meravigliosamente tale nome rimase nell’uso
dialettale quotidiano per oltre 500 anni.
Nella
mappa qui sotto, riscritta e rielaborata dal 1500 al 1700, si
legge che "Questa linea divide la Valle di Cordardaro dalla Valle
Polisinella"
Nel
1553 i Corelli, i Calcagnini e gli Spreti, i frati di S. Maria in Porto
e altri tentarono di tracciare i confini per dividersi le valli di
questa zona.
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"Questa
linea divide la Valle Cordardaro dalla Valle Polisinella e fu tirata dal
giudice vicelegato Ottimio Serra l'anno 1553 era contraria a quella del
Corelli"
Nella
mappa si legge che i Corelli avevano ottenuto la valle detta Nagajone di
sotto, ed era stata tracciata una linea che delimitava il confine tra
altre due valli. Tale
linea sfruttava l'arginatura abbandonata del Senio e diventò un sentiero, poi
" via
delle Alfonsine", poi " Stradone della Chiesa" e poi il futuro
"Corso
Garibaldi".
1939
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Il
paese vecchio si trovò a somigliare così a un arco (il Senio) e la sua corda
(e stradò), mentre la freccia era la 'violina'.
Nel
1945 fu distrutto completamente dai tedeschi che minarono quasi tutte le
abitazioni, una per una
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1944
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1945
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Corso
Garibaldi
in
cinque percorsi
(ricostruzione
fatta su questo sito web dall'anno 2021 al 2023)
(cliccare o toccare sull'indice dei titoli qui sotto
per la passeggiata)
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Tratto da A a B
(lato sinistro e lato destro)
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Tratto da B a C
(lato sinistro
e lato destro)
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Tratto da C a D
(lato sinistro
e lato destro)
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ANDATA |
RITORNO |
Carraretto
"Mingò d'Budèla"
(oggi "via
Divisione Cremona") |
Casa
detta "la Rocca" poi magazzini Faggioli
poi "La Busa",
e oggi (2021) 'Tigotà'
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Casa
Golfieri
(Batèsta de' frador)
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Parco della Rimembranza
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Casa
di Ettore Baldrati, poi Lorenzo Ricci
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Terreno di
'Violani' poi Casa Ortolani con
bottega alimentari
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Casa
Secchiari
(e scér)
| Palazzo
Violani,
dove abitava Antonio Violani
('Tonino d'Pasaré')
|
Casa
Mastrilli Riccardina
|
Casa di
Claudio Vecchi,
poi Bonavia
|
Palazzo
Stanghellini-
Circassia
|
E
Purtgò e Palazzo Meli |
Palazzina
di Massaroli
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Casa di Domenico Poletti
(veterinario)
e la 'Bella signora') |
Caserma
dei Carabinieri
(proprietà Ebe e Antonio Preda)
|
Casa di Giovanni
Poletti,
fratello di Domenico |
Casa
Tamburini
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I
Casett dla Masetta |
Casa
Ravaglia
"i pargarùl"
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Palazzina
di Alberto e Mariannina Samaritani e casa abitata da Francesco
Mascanzoni (ortolano) e figlia Cenza (la magliaia) |
Osteria Orioli, Tambini (Piulò), poi di Baitò,
Caseggiato
verso fiume con forno Erculì, abitazione e anche casa dla Pipina de Mamò
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Casa
Valentino |
La
palazzina Bendazzi
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Casa
Mario Monti |
Negozio
Forlivesi
'Formazala'
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Case
Montanari (Marlé), 'Bellaria'
e il bar
'Dollaro'
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Tratto da A a E
(lato sinistro e lato destro)
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Tratto da E a F
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(lato sinistro
e lato destro)
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