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Casotto della Ufficio Dazio |
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NEL
PUNTO 14
un piccolo fabbricato, attaccato al palazzo Lugaresi, per l'Ufficio del Dazio, che dava sul Corso, mentre continuava, lungo piccolo viottolo che portava verso il Municipio, vi erano negozi e altre attività |
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Nel casotto c'erano gli Uffici del Dazio (con Marusso), poi la tipografia Martini e Guerrini, che prima era di proprietà di Cleta Garavini, moglie del sindaco Camillo Garavini (prima del fascismo). Seguiva il negozio de "e Cavaler" che vendeva carne equina, poi l'ambulatorio del dott. Lucherini, infine l'autorimessa di Guido Cacchi. Nel 1929 fu costruita davanti a quel casotto la Casa del Fascio. Tutto questo andò distrutto con la guerra
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Nel dopoguerra L'area dove c'era il casotto con uffici e negozi divenne un passaggio comunale (viottolo) di fianco alla nuova costruzione del comune adibita a scuole, poi a Casa delle Associazioni, (Casa inComune) |
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