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Alfonsine

 

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Casa Monari, poi sede OND (Dopolavoro fascista). Nel 1948 il “Bar-gelateria ‘Fiocchi’, poi gelateria bar Niculéna (Rina Altini), e infine  Sezione PCI

NEL PUNTO 5 

(della mappa a destra), 

PRIMA DELLA GUERRA 

C'ERA 

una casa dei Martini (Pliché), abitata da Monari ("Jusef dla Stèla")

 Prima della distruzione dovuta alla guerra qui c’era una casa di proprietà dei Martini (Pliché), che avevano dato come abitazione alla famiglia Giuseppe Monari (Jusef dla Stèla), la cui moglie Giovanna Guerrini (cuoca) era cugina della moglie di Pliché.

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oggi: 2021

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Prima della guerra

Poi la casa fu affittata all’organizzazione fascista e venne adibita a sede dell’OND, organizzazione culturale fascista (Opera Nazionale Dopolavoro).

 

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In alto a sinistra nella foto qui di fianco si legge una parte dell'insegna "... DOPO..."

 

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Con la guerra la casa andò distrutta 

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Dal dopoguerra ad oggi  

Quando con la guerra tutto venne distrutto lì fu edificato un casotto dove aprì nel 1948 il “Bar-gelateria ‘Fiocchi’: prima della guerra era dal lato opposto, contiguo a sinistra dell’arco (ancora esistente) di fianco all’attuale pasticceria “la Perla ”.

Era detto Bar gelateria “dla Fenacia”: la Fenacia lo gestiva con la figlia Enrichetta, sposata a Fiocchi (Aldo Dradi), con cui ebbe due figli: una figlia, la Pinuccia, e un maschio Elio.

 

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Poi dalla metà degli ’50 fino ai ‘70 il bar-gelateria ‘Fiocchi’ si trasferì e fu attivo in piazza Gramsci, dove oggi c’è la Banca di Credito Cooperativo.

Nel casetto di Corso Garibaldi rimase attivo per un po’ il bar-gelateria gestito dalla Rina Altini ‘Niculèna’.

I giovani un po’ già grandicelli giocavano a carte e a biliardo, e bevevano birra ‘Pedavena’, in attesa di andare al Cinema Corso, lì di fronte. I più piccoli cominciavano ad assaporavano la vita e i suoi riti collettivi. Il parco davanti che dava fin sul marciapiede era costituito da alberi di pseudo-acacie, con un fico al centro, e d’estate c’erano i tavolini all’aperto.

Poi, quando la Rina dla Niculèna chiuse, quel luogo divenne la sede del PCI di destra Senio e lì furono fatte diverse e bellissime feste dell’Unità. Nel retro, sulle piastrelle dei resti di un pavimento di una casa che era stata abbattuta dalla guerra, si ballava con un piccolo palco per i musicisti.

Lì i bambini andavano anche a pattinare.

Oggi quel casotto è stato abbattuto per una nuova urbanizzazione.

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