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Alfonsine

 

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Casone della corriera per Lugo e mercato bovini e poi campo sportivo

 

NEL PUNTO 8  
(della mappa a destra) 

PRIMA DELLA GUERRA C'ERA: 

Casone della corriera per Lugo, il mercato bovini e poi campo sportivo

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Prima della guerra il casone era il garage della corriera per Lugo guidata da Bruno "dla curira". 

 

Il Campo Boario
(e marché dal besti), e il campo sportivo

Nel 1839 fu attrezzata un’area: 'il Campo Boario' "e marchè dal besti” in Corso Garibaldi, dove ora c'è la ditta Marini con i suoi capannoni. Questo mercato delle bestie si teneva al lunedì.

Nel 1931, per motivi igienici e perché oramai quel mercato bovino era in totale declino, la maggior parte del terreno fu quindi spianato. 

Poi per permettere all'Ente Sportivo Alfonsinese di disputare le partite di campionato di 3° categoria  il 6 novembre 1933 furono erogati i fondi dal nuovo Podestà Marcello Mariani, "per la sistemazione del campo sportivo" per una spesa di lire 12.000, e l'ex-mercato di bovini fu trasformato in Campo Sportivo.   

Nel dopoguerra

Nel dopoguerra  il casone fu abbattuto e sostituito da un capannone magazzino della fabbrica "Marini"

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Dalla foto aerea a destra sembra che il casone della corriera e il muro del campo sportivo non subissero la distruzione della guerra.

 

Nell'area del campo sportivo le truppe canadesi avevano lasciato parecchie baracche in legno che vennero utilizzate da famiglie povere alfonsinesi fino gli anni cinquanta. Due in fila con quattro famiglie perpendicolari al Corso, una abitata dalla 'Guargiona' col figlio', e una con due famiglie, in fondo al campo parallela al Corso, una abitata da Amadei ‘Barini’ con il figlio Otello, nuora e nipoti (Brunella e Giacomo). Poi eliminate le baracche, rimase in uso come campo sportivo fino a quando si inaugurò il 'Bendazzi'.   

Rimase poi come spazio libero ancora fino al 1960 per i ragazzi che volevano giocherellare a calcio. 
All'epoca si diceva "Andiamo a giocare sul campo del mercato", senza sapere perché si chiamasse così.
 

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Nel 1960 il Comune vendette il terreno alla Ditta Marini che doveva allargare la fabbrica, visto il boom di attività legata soprattutto alla realizzazione dell'autostrada A1.

 

(cliccare o toccare qui per saperne di più)

 

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