|
---|
| Ricerche sull'anima di Alfonsine | | Torna a "E Stradò" |
Palazzo Grazioli
|
|
NEL PUNTO
4
Palazzo Grazioli
|
|
Da alcune mappe dei primi '800 si può desumere che esistesse una costruzione nella zona dove sorgerà poi il cosidetto "Palazzo Grazioli". I Grazioli erano una famiglia di origine trentina, della Val di Pejo, in particolare di Celentino. Si stabilirono ad Alfonsine fin dai primi del ‘900 con l’attività di stagnini, i “magnani”, soprannome che ancora oggi è rimasto ai discendenti, detti appunto “i magné”.
Il capostipite fu Stefano Grazioli. Poi seguirono i figli Carlo e
Andrea. Il negozio di ferramenta dei Grazioli permise loro di costruire nel 1914 dall’originaria casetta un palazzo di tre piani, detto ancora oggi Palazzo
Grazioli. La ferramenta è citata nei diari del parroco Don Tellarini
durante la rivolta della cosidetta "Settimana Rossa" "....
Il
ramaio Stefano Grazioli dovette dare tutte le catene di ferro che
servirono poi a sbarrare le strade...
La ferramenta fu venduta in seguito alla famiglia Gregori, anch'essa originaria del trentino (Pejo), (la stessa che, nel dopoguerra, con lungimiranza, si trasferì nel centro del paese nuovo). Il palazzo Grazioli, oltre ad essere abitato dalla famiglia, aveva vari appartamenti che venivano dati in affitto. (cliccare o toccare le foto per averne un ingrandimento)
|
1914
1915
|
Nel dopoguerra è ancora oggi visibile, non avendo subito la distruzione della guerra, come invece capitò a tutti gli altri tre lati della piazza. Venduto a una immobiliare, il Palazzo Grazioli è stato ristrutturato.
|
Archi della facciata prima della successiva ristrutturazione
|
| Ricerche sull'anima di Alfonsine | | Torna a "E Stradò" |