Alfonsine

 

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Casa locanda della Marchesa, poi Colombina, poi casa Mariani, e infine di Cristina Tavalazzi 

Nella foto sopra siamo prima del 1910. 

 

NEL PUNTO 1  
(della mappa a destra) 

PRIMA DELLA GUERRA C'ERA: 

Casa Mariani, poi CristinaTavalazzi

 

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è forse l'edificio più antico  di Alfonsine denominanto 'Locanda della Marchesa' o 'Osteria', e in seguito detto 'della Colombina': fu infatti tra il '700 e i primi dell'800 l'unica locanda del paese. 
Questo si legge in una mappa della fine '700
.


(In seguito fu 'Tabaccheria e Spaccio'). 

Oggi 2023 ancora in piedi.


Era di proprietà del marchese Ercole Calcagnini e della moglie, la marchesa Ippolita Rosini, (per questo la locanda era anche detta 'locanda della Marchesa'). 

Il primo negozio a sinistra diventerà da lì a pochi anni la  macelleria di Ettore Pagani "e pcér", padre di Armando, che ne continuò il mestiere fino agli anni '60, trasferendo il locale-macelleria sotto il porticato del palazzo Grazioli, a destra della casa Marini. 

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In quello stesso negozio avviò l'attività nel 1938 un altro macellaio: Walter Marri, attivo fino agli anni '60 e poi trasferitosi sotto i portici di piazza Monti, dove a tutt'oggi esiste il suo locale gestito dal figlio Tommaso, dopo la sua morte. 

Nel dopoguerra

verso gli anni '70 quel negozio fu sede del “Manifesto” e poi del PCI, oggi (?) vi è una parrucchiera. (?)

Il secondo negozio, al centro: 

fu una locanda spaccio data in gestione a Ricco Alessandrini (detto Thenardier, il locandiere de “I miserabili”, a sottolineare come era messa male quella locanda) con la moglie “la spaziara” e la figlia Augusta, (1911-2010 ), anche lei detta “la spaziara”. 

Proprietaria dell'edificio era fino al 1934 la Signora Minarelli Maria fu Luigi, vedova Mariani e vedova Dradi. Questa lasciò in eredità l'edificio a Marcello Mariani e ad Antonio Mariani. 

Alla fine degli anni ‘30 i Tavalazzi acquistarono tutto l’edificio dai Mariani. Un appartamento, il negozio e la gestione dello spaccio passò a Cristina Tavalazzi, che lo gestì con il marito Leo Montanari “Pitadé”

Nel dopoguerra la tabaccheria della Cristina Tavalazzi rimase aperta fino agli anni '60, poi gestita da altri.

Ci fu anche la dolceria “Patrizia”.

Oggi (2023) lì c’è un'edicola vendita giornali. 

 

Sulla scritta pubblicitaria DUGLAS non si hanno informazioni di che prodotto si trattasse.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La terza bottega 

fu di Antonio Mariani, figlio di Luigi e padre del maestro Gigino Mariani, che aggiustava, produceva e vendeva biciclette. 

 

 

Nel dopoguerra 

diventerà poi negozio degli elettricisti, gestito da Rino Faccani, Piretto Bassi e Pino Bertoni, fino agli anni '60, poi dai Vecchi. Oggi (2022) è una rosticceria. 

 

 

 

 

 

Nel particolare della foto si nota sopra alla porta la scritta "MACELLERIA" e un manifesto pubblicitario della "APEROL".

 

 

 

 

Si nota nella foto l'insegna con la scritta TABACCHI E SALE.

 

Nella foto sopra del 1910 in mezzo, tra il caffé Tavalazzi e casa Mariani, c'era il passaggio allo stallatico di Plopi (Santino Minarelli). Dietro si ergeva il Palazzo dei Monarchici, detto anche "Circolo Cittadino", oggi “Palazzo Marini”. 

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Il lato sud di Piazza Monti è ancora oggi (2023) com’era agli inizi del ‘900, non avendo subito la distruzione a causa della guerra, come invece capitò agli altri tre lati. Anzi, nel corso degli ultimi anni tutti i suoi edifici sono stati tutti ristrutturati mantenendo l’aspetto esterno quasi invariato rispetto al passato.

 

   

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