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Alfonsine

 

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Casa Tavalazzi (Frazché)

 

NEL PUNTO 2  
(della mappa a destra) 

PRIMA DELLA GUERRA C'ERA: 

Casa Mariani e casa Tavalazzi 

 

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In mezzo tra la casa che fu di Cristina Tavalazzi e quella di Francesco Tavalazzi, c'era il passaggio allo stallatico di Plopi (Santino Minarelli), di proprietà della signora Minarelli Maria fu Luigi, vedova Mariani e vedova Dradi. Questa lasciò in eredità lo spazio al figlio Marcello Mariani. Dietro si ergeva il Palazzo dei Monarchici, detto anche "Circolo Cittadino", oggi “Palazzo Marini”. 

 

 

L'origine di casa Tavalazzi

Angelo Tavalazzi (1845-1927) abitava a Lugo, e nel 1870, a 25 anni, venne ad Alfonsine con la nipote Anna, che aveva 20 anni (era nata nel 1850). Presero in affitto da Nilde Santoni un locale nel loro palazzo e aprirono un caffè-osteria. 

Palazzo Santoni: Nilde Santoni affittò ai Tavalazzi il locale in fondo a destra nella foto con la scritta VINI CAFFE'. 
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 Nella foto qui sotto si può vedere la medesima nuova facciata. La freccia indica il punto dove nel vecchio Palazzo Santoni c'era il primo caffé osteria dell'Anéna Tavalazzi: "Vini e Caffé"

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L’Anena (Anna Tavalazzi) a 37 anni ebbe un figlio Francesco (non riconosciuto). Angelo Tavalazzi tornò a Lugo perché malato. Anna e Francesco gestirono il locale da soli. Francesco già a 9 anni lavorava e aiutava la madre. Nel 1907 Francesco Tavalazzi a 20 anni sposò Marcellina Dradi, sorellastra di Marcello Mariani, da cui avrà tre figli Giulio, Cristina, e Guido. 

Ora avevano soldi a sufficienza per costruirsi una casa e un locale tutto loro, in corso Garibaldi. Si chiamò “Caffè Centrale”. Così nel 1907 si aggiunse all’antica locanda-spaccio una nuova casa a tre piani, fatta costruire da Anna Tavalazzi (l’”Anéna”). 

La foto sopra fu scattata nel 1925, come si deduce dal manifesto che annuncia un concerto sinfonico al teatro Alighieri di Ravenna per il 27 giugno 1925. 
(Così sembra dall’ingrandimento della foto).

Un altra foto di gruppo al Caffé Tavalazzi

Fu noto soprattutto come “e Café d’Frazché” (Francesco Tavalazzi).

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Come si può notare dalla foto sopra una parte della casa fu costruita in un secondo tempo, nel 1928, da Marcello Mariani, (podestà di Alfonsine dal 1932 al 1940), fratello di Antonio, Lina e Marcellina, e zio del maestro Luigi Mariani, in occasione del matrimonio con la Tudina (Gertrude Corelli).

 

Nel dopoguerra

 

Il lato sud di Piazza Monti è ancora oggi (2022) com’era agli inizi del ‘900, non avendo subito la distruzione a causa della guerra, come invece capitò agli altri tre lati. Mariani abitò sempre lì e nella bottega sotto si installò una cooperativa di barbieri, mentre Frazché continuò a gestire il bar con uno dei figli. Poi si susseguirono varie gestioni. Nel corso degli ultimi anni tutti i gli edifici sono stati ristrutturati mantenendo l’aspetto esterno quasi invariato rispetto al passato.

 

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Qui ci fu una nuova gestione che si chiamò "Bar 105"

 

 

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