NEL PUNTO
12
(della mappa a destra)
PRIMA DELLA GUERRA C'ERA:
La
bottega d'"Formazala"
Si
tratta della
bottega più antica di Alfonsine e la si deve a Giuseppe Garibaldi.
Sebastiano
Forlivesi, nato nel 1830
da Sebastiano e da Giacoma Antonellini, e
morto nel 1905, era il primo dei quattro alfonsinesi che in un modo o
nell’altro furono coinvolti nelle varie imprese garibaldine. Partecipò fin
dall’inizio alla difesa della Repubblica Romana (1849)
Con l’unità d’Italia ebbe a
ricompensa della sua attività garibaldina il permesso (‘licenza’) di
aprire una bottega – caffè. Ecco perché si legge nei suoi documenti
d’identità di professione “caffettiere”.
La caffetteria la aprì con la moglie
Cornelia Ciani in Corso
Garibaldi dove il Forlivesi abitava e da cui ebbe due figli Giuseppe nato nel
1865 e Ugo del 1884. Rimasto vedovo si risposò con Matilde Zaccarelli il 15
gennaio 1891 da cui ebbe il figlio Enrico. Fu lui nel 1901 alla morte del
padre a ereditare la casa e la bottega. Enrico era sposato a Cesira Zannoni (1870-1960) da cui ebbe vari figli e
figlie.
Ad Angelo, (primo maschio tra varie sorelle) fu affidata la gestione
della bottega fin dai primi del ‘900.
Angelo la gestì con la mamma Cesira,
(rimasta vedova) e con le figlie Adriana, Cornelia, (maestra elementare), e
Gigina.
Ma fu quando Angelo sposò la Vera
d’Facula (così si chiamava il padre Francesco Dradi, un omone che gestiva
un’osteria nella vecchia piazza Monti sotto la rampa del fiume) che
l’osteria ebbe un salto di qualità.
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