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Case Ercole Bracci e Bendazzi
(poi Tisio Gualdrini)

(della mappa a destra) 

PRIMA DELLA GUERRA C'ERA: 

un caseggiato che scendeva verso l'argine del fiume, con un forno e due appartamenti, poi c'era palazzina dei Bendazzi

Scendendo una piccola rampa a fianco dell'osteria, si arrivava al forno dì "Erculì", Ercole Bracci. Nello stesso caseggiato viveva la "Pipina de Mamò", sarta con tutte le sue allieve, il marito e il figlio Tonino.

Anche questa andò distrutta con la guerra

Qui nel dopoguerra continuò il forno di "Erculì" (Ercole Bracci), con sua abitazione a cui seguì il fornaio Tisio Gualdrini, pure lui con abitazione nel caseggiato.