La
cantante alfonsinese che sfondò nel mondo della canzone degli anni
‘50
Cristina
Jorio
a cura di Luciano
Lucci
(Abita
a 50 metri da casa mia e siamo diventati amici dal 2014)
(un click o un tocco su quasi tutte foto per averne un ingrandimento)
Non
tutti gli alfonsinesi sanno che verso la fine degli anni
’50 una loro concittadina, cantante sempre richiesta nelle balere
dei lidi romagnoli, ebbe un colpo di fortuna nel campo della canzone
italiana e riuscì in qualche modo a farsi una certa fama,
arrivando a
partecipare (prima cantante romagnola) al Festival di Sanremo nel 1958,
l'anno in cui vinse "Nel blu dipinto di blu" interpretata da
Domenico Modugno.
È
Cristina Jorio.
Il suo vero cognome era Tavolazzi, Jorio è il cognome
del primo marito Eugenio, un lughese con cui si era fidanzata in quei
primi anni ‘50 e che suonava il sax-clarino con l'orchestra di Pippo
Staffa, dove anche Cristina cantava.
DAL
1990 CRISTINA TAVOLAZZI si
è trasferita ad Alfonsine, dove vive in una bella villetta a
schiera (2019). Nel 1990 perse il compagno della sua vita con cui conviveva a
Milano fin dai primi anni ’60, da quando cioè si era separata dal primo
marito. Fu in quel triste giorno che decise di stabilirsi ad Alfonsine, dove
aveva una sorella a cui appoggiarsi, e qui diede sepoltura al proprio
compagno.
Cristina con la mamma
Nata
a Rossetta di Fusignano, dopo pochi anni la famiglia si trasferì ad
Alfonsine, prima a
Taglio Corelli poi in via Pisacane. Frequentò le scuole elementari in Corso
Garibaldi. Il babbo era operaio allo zuccherificio Eridania di Mezzano, la
madre faceva la sarta.
Incoraggiata dal padre, che era amante dell’opera e
che aveva una bellissima voce con cui si esibiva in casa, Cristina fu
mandata a 16 anni a scuola di canto lirico presso la maestra Tina Brini di
Lugo.
Terza di sette fratelli,
di cui due più piccoli di lei morirono
tragicamente durante la guerra, si trovò nell’immediato dopoguerra quasi
ventenne a vivere con la famiglia in una casa popolare di Corso Repubblica.
Qui con la sorella Giuliana (deceduta nel 2019) ascoltava alla radio i
cantanti americani Frank Sinatra e Nat King Cole e divenne appassionata di jazz. Accompagnava l’ascolto delle canzoni con la
sua voce. La sorella, capendo che Cristina aveva una dote particolare, la
iscrisse a sua insaputa a un concorso canoro che si svolgeva a Ravenna al
Teatro Alighieri, dove la portò dicendole che era solo una prova di
audizione.
(un click o un
tocco sulla foto per
averne un ingrandimento)
.
Cristina
vinse quel concorso e da lì iniziò a cantare in pubblico. Infatti la
troviamo in una foto d’epoca, qui sopra, (forse 1950) alla Grotta Verde di Marina di Ravenna
a cantare con l’Orchestra Astoria dove conobbe Eugenio Jorio con cui
si fidanzò e da cui prese anche il nome d’arte che la rese famosa:
Cristina Jorio
Dopo
aver vinto vari altri concorsi entrò
nell’orchestra di Pippo Staffa, con cui continuò a cantare nelle sale da
ballo. Nella foto sopra a destra era il 1951 e proprio in quell'anno cantò
ad Alfonsine, dove era nata e viveva.
Nel
volantino qui di fianco si legge infatti: Anno
1951- Sala
Unità Alfonsine - VEGLIA
DELLO SPORT
Miss
Sport 1951con
la partecipazione straordinaria della cantante concittadina CRISTINA TAVALAZZI
saranno
presenti i campioni del ciclismo Giuseppe Minardi e Luciano
Pezzi- Tipografia
Savioli
Cristina
Jorio non era ancora sposata e si chiamava Tavolazzi (Tavalazzi è un
errore di stampa).
Non
era ancora diventata famosa e all'epoca aveva appena iniziato a
cantare nelle sale da ballo della Romagna.
Orchestra
Staffa di Lugo con Cristina in un dancing di Cervia (1952)
Cristina
con l'orchestra Staffa di Lugo, in un dancihg di Bellaria nel 1953.
Il primo da sinistra Eugenio Jorio sarà suo marito, da cui divorzierà nei primi anni '60
Cristina
con l'orchestra Staffa di Lugo, in un dancing di Cervia nel 1953, dove canta
con Gino Latilla.
Cristina
a Bellaria nel 1955
Una
serata in un dancing della riviera romagnola in cui era presente anche il
presentatore Corrado (non ancora famoso).
Era il 1955
NEL
1956 IL COLPO DI FORTUNA.
Durante
una serata al dancing Miramare di Bellaria fu vista dal maestro Giovanni
Danzi di Milano che la invitò a una audizione presso la casa discografica
“La Voce del Padrone”. Cantò “Johnny Guitar” ed ebbe subito un
contratto. Da lì iniziò la sua intensa se pur breve carriera artistica.
Cristina 1956 (foto
Casali-Alfonsine)
La
copertina di "Settimana radio" 1956 e un articolo su
Cristina
(un click o un
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( un click o un
tocco sulla foto per
leggere l'articolo)
Ad
Alfonsine per il veglione dei Repubblicani al Cinema Corso
Telegramma
ricevuto da Cristina Jorio il 31 gennaio 1958. La sera prima era
iniziato il Festival di Sanremo e Cristina Jorio abbinata a
Tonina Torrielli arrivò nona con la canzone ‘Mille volte’,
e così andò in finale.
Nel
1957 Cristina partecipò al ‘Rally della Canzone’, ideato dal
settimanale PickUp. Anni dopo diventò “il Cantagiro”. E
qui Cristina Jorio incontrò Adriano Celentano, che si presentò
all’organizzatore del Rally col suo complesso e suonò un brano rock. Questi
rimase perplesso e non sapeva se assumerlo o no.
Cristina gli disse
“Questo ragazzo qui avrà un successo da morire… lo prenda!” Così
anche Celentano entrò nella barca del “Giro della Canzone”.
Cristina
e Adriano diventarono grandi amici, tanto che abitando entrambi a
Milano quando si incontravano casualmente in Galleria del Corso, lui
vedendola la salutava calorosamente.
Sempre
nel 1957 partecipò al Festival della canzone napoletana a Napoli.
Ma
il successo maggiore lo ebbe quando partecipò alla finale del
Festival di Sanremo con le canzoni "Io sono te"
in coppia con Carla Boni e “Mille volte”, cantata anche da
Tonina Torrielli, con cui arrivò nona. ("Io sono te"
non arrivò in finale.)
Gli
alfonsinesi che l’avevano ospitata a un veglione dello Sport
del 1951 presso la sala Unità, le inviarono il telegramma di auguri per
“trionfale successo”, a nome della direzione e dei clienti
della sala Unità.
La
firma è di ISO, (forse Iso Tarroni,
uno dei dirigenti che gestivano la Sala ed Arena Unità).
Era
l’anno 1958 in cui vinse Domenico Modugno con “Nel blu dipinto di
blu”: stava per scoppiare l’era dei cantanti ‘urlatori’ e per
i ‘melodici’ iniziò il periodo di crisi. Modugno a parte,
comunque, vocalmente, le rivelazioni di quell’edizione furono lei e
Johnny Dorelli, come evidenziarono tutti giornali.
Da
lì in poi Cristina ebbe tre anni di grande successo. Entrò a far
parte dei cantanti della Rai e diventò una presenza fissa nella
trasmissione ‘Il motivo in maschera’ condotto da Mike Bongiorno.
Partecipò
a vari concorsi:
vinse con Dorelli il "Burlamacco d’oro", con
Modugno “Il microfono d'argento" e un “Disco d’oro”.
Fu protagonista di alcuni fotoromanzi a puntate pubblicati dalla rivista ‘Il
Campione’, in uno dei quali recitò al fianco del campione di ciclismo
Antonio Maspes.
Filmato
con Cristina
Jorio che canta L'Edera (meglio di Nilla Pizzi!!!)
marzo 1958
(cliccare o toccare al centro)
Da
sinistra Wilma De Angelis, Cristina Jorio, Tonina Torrielli e Marisa Del
Frate, a una serata di gala
a Como.
Aurelio
Fierro, Cristina Jorio, Carla Boni e Marisa Del Frate,
1958.
Cristina
Jorio e Nilla Pizzi, al Festival di Sanremo 1958
"Il
Traguardo degli assi" del 1959. Nella prima foto da sinistra
Cristina Jorio, Luciano Virgili e Isabella Fedeli
Tonina
Torrielli, Mike Bongiorno, Cristina Jorio,
Wilma De Angelisi
Partecipò
ad altre serate di gala con Mike Bongiorno, come si vede nella foto
sotto.
Le sue foto erano spesso sulle copertine dei settimanali
popolari dell'epoca.
Fu in TV
a
“Un due… tre” con Tognazzi e Vianello, e a una serata di gala al
Teatro Lirico di Milano con Tony Dallara e Adriano Celentano.
Verso gli
inizi degli anni '60 lasciò il mondo del palcoscenico, prevedendo il
declino della canzone melodica e si ritirò a vita privata stabilendosi
definitivamente a Milano col compagno della sua vita, dopo la separazione
dal primo marito.
Nella sua carriera ha inciso
oltre 100 dischi.
ALLA
DOMANDA del perché è tornata a
vivere ad Alfonsine risponde così: “Non è solo un tentativo di ritrovare
le mie radici, ma anche brandelli di un’adolescenza ferita e una ricerca
di cortili irrimediabilmente smarriti”
Non so se Alfonsine le abbia saputo dare ciò che cercava. Di
sicuro è rimasta un persona eccezionale, gradevole da conoscere, di aspetto
ancora piacevole, giovane dentro, insomma Cristina dà l’idea che quella
ragazzina semplice, onesta, coraggiosa che seppe destreggiarsi in un mondo
dello spettacolo così complesso come già era a quei tempi, che seppe
buttarsi in un’impresa importante senza paracadute, sia rimasta intatta
nel cuore e nello spirito, spontanea e genuina, econ tanta energia e voglia di vivere.
(Alfonsine 2011- aggiornato al maggio 2022)
Alcuni
brani di Cristina Jorio (per ascoltarli
cliccare o toccare sui titoli e attendere qualche secondo)
Dal
fotoromannzo "Lo stiletto cinese" pubblicato su "Il
Campione" nel 1959, dove recitò con Antonio Maspes, campione del
mondo di ciclismo su pista
Sanremo
1959
Cristina
al mare nel 1962 (foto Dradi di Alfonsine)
Qui
sotto un video del 2002 (cliccare al centro
dell'immagine)
in cui appare Cristina Jorio a una mostra di vecchie copertine di dischi a Cesena
Il
sig. Valerio Rogozin (2015)
Il
sig. Valerio Rogozin (2021)
UN
AMMIRATORE LONTANO HA SCRITTO A CRISTINA JORIO
Il sig. Valerio Rogozin, russo, 55 anni, (2015), abita con la famiglia
vicino a Mosca così ha scritto nella e-mail a cui ha allegato la
lettera da portare alla sig.ra Jorio
“Scusatemi, per favore, ma io ho una piccola preghiera.
In Internet ho letto che la cantante alfonsinese Cristina Jorio (Cristina
Tavolazzi) dal 1990 si è trasferita ad Alfonsine, dove da sola vive
in una bella villetta a schiera.
Forse Voi potete aiutarmi a collegarsi con Lei. Per favore, se non è
difficile, consegnate a Signora Tavolazzi la mia lettera.
Io voglio informarla che anche oggi in Russia ascoltano le sue canzoni
e esse danno una gran gioia. Ed io voglio dirle questo. Gli anni non
dominano la sua opera….
Anche vorrei diffondere le congratulazioni per mezzo del vostra
giornale a Lei e a tutti le donne italiane tanti auguri per la
Giornata internazionale della donna (8 marzo).
Auguro felicità,
ottima salute, buone amiche, bel tempo sempre, essere benestante.
Leggete la mia lettere a Signora Jorio
Non voglio darvi fastidio, ma vi sarò molto grato se voi siate cosi
gentile di fare mi sapere.
Arrivederci Con rispetto Valerio Rogozin”....
Cristina
Jorio Tavalazzi nel 2023 all'età di 95 anni