LA
LOCANDA “ALLA STELLA”
Nel
1890 abbiamo
una nuova
"Locanda della Stella con alloggi".
Fu aperta da un certo Luigi Ferruzzi "nella via Violina all'inizio del Porticato
Corelli": tale annuncio lo si trova pubblicato nel "Ravennate"
nell'edizione del 2 luglio 1890.
Nel
1893 in una relazione dell'Ufficio Sanitario e del
Primario dell'Ospedale
Dott. Giulio Gamberini
si legge a
partire dalla
locanda della Stella Vecchia", posta
in via Mameli l'ex strada Sottofiume, ai piedi della rampa superiore della
ponticella fino alla abitazione del sig. Antonio Massaroli,
l'antica casa Camerani, oggi conosciuta come palazzo Farnè,
che indica o il nome di quella locanda (ancora
aperta?), oppure
il fatto che fosse già stata chiusa (Stella Vecchia appunto).
La nuova "Locanda alla Stella con
alloggio", citata dal giornale "Il Ravennate" nel
1890
la si può notare comunque già nella foto sotto. Sul muro
dell'edificio a destra una scritta: Locanda alla Stella con
alloggio.
Questa è la più vecchia
tra le foto di Alfonsine finora trovate della Violina. Probabilmente siamo nei
primi anni del '900. Sullo sfondo non si
affaccia ancora la costruzione della Casa del Popolo.
Sull'edificio
opposto a sinistra non appare ancora alcuna scritta.
Questa locanda fu gestita
nel 1901 (nell'epoca di questa foto) da Giuseppe
Monari (detto Iuséf d'la Stèla), nato a Fusignano nel 1875.
Si sposò con
Giovanna Guerrini (la Zvanéna) che proveniva da una famiglia di
Rossetta i 'Luvett'.
La
moglie era una bravissima cuoca, che
aveva lavorato per la ricca famiglia alfonsinese Camanzi.
Negli
ultimi anni del secolo, appena sposati, i due probabilmente presero in affitto da Luigi Ferruzzi
proprietario dei locali sotto il
Porticato Corelli, alla destra della rampa del fiume, e qui gestirono la locanda "Alla Stella", la
locanda-trattoria con alloggio, già citata dal giornale "Il Ravennate"
nel 1890.
L'insegna la si vede bene nella
foto: "Locanda alla Stella con alloggio".
In questa locanda abitò nei primi anni della sua permanenza ad Alfonsine Umberto Pasini,
il dottore che fu primario dell'ospedale di Alfonsine fino al primo
dopoguerra.
I Monari gestirono la locanda fino al 1912.
Qui nacquero i primi due figli Tonino e
Jolanda.
MA
LÌ C'ERA ANCHE
IL CAFFÉ
RISTORANTE ALBERGO "AL SOLE"
Il
Caffé all'inizio era gestito dalla Cesira Faccani, sposata a Stefano
Pagani. Poi acquistò nome e licenza la madre del sindaco Camillo
Garavini, che
passerà poi alla di lui sorella, Susanna sposata con Bonafede
Minarelli.
In
questa foto, sempre anteriore al 1908, dato che non si vede ancora la Casa del
Popolo, ma successiva a quella sopra poiché si nota ancora sul muro
dell'edificio la scritta ormai sbiadita "LOCANDA ALLA STELLA CON
ALLOGGIO", mentre nella foto precedente la scritta era nuova,
compare
una locanda-alloggio, a sinistra, che prese il nome
"CAFFÉ RISTORANTE ALBERGO AL SOLE",
in evidente concorrenza (anche col nome) con quella di fronte, detto "Alla Stella".
Le due
frasche che pendono verso il centro della strada stanno ad indicare le due
locande-osterie per il ristoro.
Il mercato
di piazza Monti: probabilmente 1907
Si vedono
le due locande in evidente concorrenza.
Compaiono
poi altre attività: una drogheria bottega di generi alimentari di
Alessandro Natali, e a destra sopra il cancello appare un'insegna con
scritto "Verniciatore di carrozze", che era una bottega nella casa
lì di fianco di Cremonino Samaritani
Nel
1913 l'albergo AL SOLE diventerà
noto come il ristorante di Féd
(Bonafede
Minarelli) e si sposterà nei porticati di
destra dov'era prima la locanda 'Stella' di Munari, dove se ne vedrà
l'insegna in foto di epoca successiva.
La testimonianza è stata data a Luciano Lucci da Wanda Graziani che da bambina abitava in un appartamento contiguo
alle stanza dell’albergo di Fed.
Anche se la cartolina sopra
indica il nome della via dedicata a A. Faccani, che fu il primo segretario del
Partito nazionale Fascista ad Alfonsine e che fu ferito a morte durante uno
scontro a fuoco con Mino Gessi nel 1924, si tratta di una foto di prima del 1914
e posteriore al 1908. Si può affermare ciò dal fatto che sono scomparse
le scritte dei due alberghi e che l'albergo "Al sole" è qui in
via di completamento nella parte alta, dove poi (foto sotto) nel 1914 si noterà l'insegna
sotto un arco.
Giuseppe Monari intanto aveva aperto un negozio di prodotti per
l'agricoltura in via Roma in società col cugino Eutimio Ricci. Poi durante la
crisi del '29 dovettero chiudere l'attività.
La famiglia si era trasferita
già dal 1912 in affitto presso una
casa di proprietà della sig. Martini (la Plichèna) in corso
Garibaldi (nella zona di recente urbanizzazione, in faccia all’ex-cinema Corso oggi
- 2020 - Pasticceria “La perla”:
la Martini
era
una delle quattro sorelle di Giovanna Guerrini, la moglie di Giuseppe Monari.
Lì nacquero gli
altri due figli Giannino e Anna (Nuccia).
Giannino sposò poi la Sig.
Bragonzoni che ha lasciato al sottoscritto questa testimonianza.
I Bragonzoni erano una famiglia che abitava di fianco ai Caletti (marmisti) dove aveva
una cantina a cui veniva conferita l’uva.
Il Monari lavorò poi come mugnaio presso il molino Medri di Alfonsine fino ai primi anni '30,
poi si trasferì a Fusignano dove affittò e gestì il molino di Fusignano
fino al 1940.
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