La
storia del "Circolo dei Repubblicani" è
la storia di una zona assai tormentata: Dove c'era l'asilo (già Circolo Repubblicano), poi campetto dell'oratorio e infine nuova zona urbanizzata
Per
primi ci costruirono Quattro stanze stanze con servizi e una sala per ballo e conferenze. L’inaugurazione del circolo repubblicano avvenne alla fine dell'estate 1908. (cliccare
o toccare sulle foto per averne Nella foto si nota la banda musicale. Oratore fu Pietro Nenni, allora segretario della Federazione Giovanile Repubblicana Romagna-Marche 2 marzo 1924: una rappresaglia delle squadre fasciste per il ferimento di Abele Faccani (segretario del fascio) da parte di Mino Gessi (un ex-fascista in rotta contro i metodi dei suoi ex-camerati), il Circolo Repubblicano fu invaso e incendiato: crollò il tetto e il piano superiore.
(cliccare
o toccare sulle foto per averne 12 settembre 1924: appena riparato l'edificio alla meno peggio, nuovo saccheggio e incendio, senza alcun motivo preciso. Riparato nuovamente venne dato in affitto a due piccole famiglie. Intanto fu nominato nuovo Rettore della chiesamons. Francesco Gardini che arrivò ad Alfonsine dal 17 settembre 1922. Luglio
1925:
Anselmo Alberani, uno
dei più ricchi possidenti alfonsinesi, incaricò il geometra
Antonio Preda di stralciare da una sua proprietà un terreno per
costruire un asilo, che voleva donare alla Chiesa. Agosto 1925: Mons. Gardini costituì un comitato “Pro Erigendo Asilo” attraverso cui furono chiesti fondi a 120 famiglie abbienti (50 risposero), a banche, al Papa Pio XI. 15
novembre 1925:
alla riunione del Comitato mons. Gardini fece la relazione e spiegò che
l’Alberani aveva offerto alle autorità ecclesiastiche il terreno e
che il terreno sarebbe passato, attraverso La Fondiaria di Faenza, al
Vescovo. (N.B. Tutta la ricostruzione storica dell'origine e costruzione dell'asilo parrocchiale dal 1900 al 1927 la trovate cliccando o toccando il link qui sotto. Fu svolta da Don Giuseppe Dal Pozzo, parroco di Taglio Corelli, consultando l'archivio vescovile di Faenza, di cui era il custode diocesano. (Per leggerlo tutto in Pdf. e/o scaricarlo, cliccare o toccare qui) Questo documento fu conservato da Hedda Forlivesi e dato al sottoscritto per renderlo imperdibile.) e i capi del fascio alfonsinese Romildo Sasdelli, segretario allora dei Sindacati Fascisti, chiese a chi sarebbero stati affidati i lavori. Gardini rispose che sarebbe stata fatta una gara d’appalto. Sasdelli disse che i sindacati fascisti dovevano avere l’appalto senza gara. Gardini rispose che non era comunque quello il momento di discutere di quel problema. Il sindaco (fascista) Giacomo Natali protestò vivamente per il fatto che il terreno fosse stato dato in proprietà alla Chiesa. Lui riteneva che l’asilo doveva un opera di un Ente Morale Fascista come l’ONB. Gardini disse che non era dipeso da loro, ma da Anselmo Alberani. Il Sindaco Natali e Sasdelli abbandonarono indignati la seduta.
Gardini scrisse al vescovo che i fascisti volevano sabotare
l’iniziativa perché cattolica e che c’erano pressioni di terzi che non
volevano la presenza di suore in paese per non averle poi in ospedale. Questa
situazione fece sì che si soprassedesse alla questione, che rimase in sospeso
per almeno 2 anni. 1927:
dopo un anno di commissariamento del comune di Alfonsine, il sistema cambiò e
arrivò ad Alfonsine il primo Podestà:
Scapinelli.
Alla fine di quell’anno l’intestatario del Circolo Repubblicano Federico
Rambelli venne minacciato di arresto e di confisca dello stabile. Ma lui
rivendicava la proprietà, di cui era legittimo intestatario presso il
catasto. Ma
in quei giorni erano in carcere a Modena diversi repubblicani di Alfonsine tra
i quali Guido
Errani,
in seguito a rappresaglia per il ferimento a Ravenna del gerarca Ettore Muti
da parte di un operaio attentatore di Piangipane. Il Rambelli promise di
iniziare le trattative di vendita quando i suoi compagni in carcere fossero
rilasciati.
Il
Comm. Anselmo Alberani, vecchio e ammalato, si prese indietro il terreno che
aveva pensato di donare tre anni prima, lo fece stimare e i denari equivalenti
li donò al nuovo asilo 14 febbraio 1928. Il 19 dicembre 1928 l’asilo era terminato. La direzione pedagogica dell’Asilo, e della Scuola di Lavoro annessa, fu affidata alla Congregazione delle Piccole Suore della Sacra Famiglia di Castelletto del Garda (cliccare
o toccare sulle foto per averne L’asilo Parrocchiale al posto del vecchio circolo repubblicano (cliccare
o toccare sulle foto per averne Prima superiora-direttrice dell’asilo fu Suor Lidia Marangoni Da una foto aerea del 1938 Durante
l'ultima guerra
Distruzione causata dai bombardamenti alleati Distruzione
totale per 'minamento' casa per casa Nel
dopoguerra la zona rimase di proprietà della Chiesa fino al 2009. |
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