Alfonsine

| AlfonsineViolina inizio|

chiesa_15002_disegno_small.jpg (20873 byte)
La
"Viulèna" dalle origini alla fine dell'800

VIOLINA
La Viuléna nei primi del '900
violina-_1929_luce_elettric.jpg (96495 byte)
La Viuléna anni '20-'30
violina_distrutta.jpg (372876 byte)
La Viuléna distrutta

violina_ricostruzione_small.jpg (6574 byte)
La Viuléna ricostruita
violina_fotografia_1929_par.jpg (103771 byte)
Chi ci abitava prima della guerra?
(sei qui)

Chi abitava nella "Violina"?

 

  

Foto aerea della "Violina" (1938)

eseguita da Serafino Faccani (Fino)

 

1
Primi del '900 negozio tessuti (forse  delle sorelle Gramantieri), poi abitazione Antonio Ghetti (Ciuculèta) con la famiglia.
2- 
A piano terra bottega mobili di Gigì d’Malgher (Luigi Caravita) babbo di Tina,
moglie di Carlo Soatti, e Graziella, con abitazione al primo piano.
3- 
Piano terra, sotto i portici: Osteria d’la Madléna d’Sulaci
(Maddalena Scioni sposata Peppino Scioni, autista di Violani)
4-  
Proprietà Cinè (Martini)
5-  
Spaccio piano terra, sotto i portici,
e abitazione primo piano di Emilio Graziani e Luigia Mazzotti (i maestar)
6-  
Negozio(Tessuti) piano terra, sotto i portici:e abitazione primo piano Angela Mazzotti
7- 
Negozio di cappelleria e ombrelli di Peppino Preti (piano terra, sotto i portici)
8- 
Nei primi del '900 entrata al Ristorante "Stella",
poi negozio del Marmista Giannino Carioli d'Campané (piano terra, sotto i portici)
9- 
Barbiere Peppino dla Rema (commesso Rubilant) (piano terra, sotto i portici)
10- 
Macelleria d'Sufrett (Domenico Forlivesi detto Piccio, babbo di Hedda (piano terra, sotto i portici)
11- 
Bottega da sarto e abitazione di Angelo Costa, con figlia Linda
12- 
Bottega maglieria di Maria e Gina
13- Abitazione e bottega ortolano "brusadéna" (Mazzotti). 14- 
Bottega Bici Cremonino Samaritani
e abitazione con la madre detta "Lenin".
15- 
Casa dei Minguzzi (Ciconi), con Tonino Minguzzi detto Ciacco, padre di Maddalena (maestra)
16- 
Cantine
17-  
Albergo "Stella", e poi "Al Sole"
(piano terra e primo piano), con entrata nel retro.
18- 
Albergo Osteria di Minguzzi (Ciconi), poi venduta a Faggioli,
e poi Locanda Albergo di Luigi (Gigiò) Antonellini, nonno di Elisabetta Merendi.
19- 
Albergo "Al Gallo" di Caterina Pagani (la Cataréna), cugina di Tommaso Pagani. 
20- 
Caffé Victoria d'Cai (Tommaso Pagani).
Tommaso d’Cai morì nel 1938 e il Caffé Victoria fu gestito da sua moglie Vittoria Calderoni e dai figli Mino, Tonino e Cassiano.
21- 
Piano terra negozio di frutta e verdura di Carlino Carioli d'Campané. 
Primo piano nuova abitazione.
22- 
Casa vecchia di Carioli (Campané)
23- 
Osteria d’la Pipina de Mòr e poi di Francesco  Dradi (detto Facula)  
24-
Bottega di calzolaio di Frazcò
25-
Bassocomodi e servizi
26- 
Piano terra: negozio tessuti e primo piano abitazione delle sorelle Gramantieri 

(al Bartlazi)
: Delina ved. Cortesi e Luisa
27- 
Piano terra "Drogheria e generi  alimentari" di Alessandro Natali e figli (i Sandré).
Al primo piano loro abitazione
28- 
Negozio piano terra di Cencio Burdò (Frutta e verdura) e
Santina (Burdona)
29- 
Piano terra negozio di bottoni e stoffe di Enrica Zanzi (Ricca d’Luchetta), moglie di Bruno Pagani
30- 
Primo piano: abitazione di Bruno Pagani (Fotografo) sposato con Enrica Zanzi, con
figlie Renzo e Lore e Lor
31- 
Primo piano: laboratorio fotografico di Bruno Pagani
32- 
Piano terra: negozio di macchine da cucire Pfaff di Munda Cesti
33- Piano terra: negozio di piatti e bicchieri di Velda Cicchinoni
34-
Piano terra: Bar Sport gestito da Cesira Faccani e dopo il 1924 da sua figlia Alma.
35-
Abitazione di
Lorenzo Piani (Liquigas), marito di Munda Cesti sorella di Piero Cesti
36- 
Bassocomodi e servizi
37- 
Abitazione di
Dragoni (Manaché) sposato a Santina Natali
38-
Abitazione di Pietro Natali,
ambulante di generi alimentari detto "Pietro Micca"
39-
Abitazione di
Alma d’Stevan, col marito Sante  Bosi e le figlie Lazzarina (che sposò dott. Minarelli) e Gianna, che sarà  segretaria di scuola Media e che sposò il dott. Martoni, mamma di Claudia Martoni.
40-
Piano terra: Bassocomodi e servizi di Casa Santoni.
Primo piano: abitazione dei Santoni
41
Caffé di Antonio Ciconi Minguzzi, babbo della Maddalena
già in precedenza dl’Anena (Anna Tavalazzi), poi negozio Masoli.
42- Ingresso palazzo Santoni poi trasformato in un negozio  dell'oreficeTrupia 
(per pochi anni)
43-
Piano terra: negozio di filati (tessuti) di Nilde Santoni.
Primo Piano: abitazione dei Santoni.
44-
Piano terra: negozio di filati (tessuti) di Nilde Santoni.
Primo piano: abitazione dei Santoni.
45-
Piano terra: negozio di filati (tessuti) di Nilde Santoni.
Primo Piano: abitazione dei Santoni.
46-
Casa dei Santoni
47-
Casa dei Santoni

La violina oggi (2022)

 

  

Le rampe del ponte

Dal 1863 al 1874 si discusse anche di come sistemare ‘la ponticella’, il vecchio ponte che univa la sinistra Senio alla destra, scendendo lungo la ‘Violina’. 
Zampighi aveva in mente di spostare il ponte, ma dopo varie discussioni e proposte, intervenne Camillo Corelli, alfonsinese che abitava a Bologna, inviando al Prefetto una lettera in cui si invitava il Consiglio Comunale a non attuare alcuna delibera che modificasse la posizione del ponte. Il Corelli citava una vecchia convenzione e una delibera comunale del 1844 tra la sua famiglia (proprietaria della via Violina) in cui il tutta la strada detta ‘Violina’ veniva alienata al comune con le clausole “che il detto ponte fosse mantenuto in perpetuo all'uso e transito come era allora, e che il ponte non potesse essere mai di una larghezza maggiore né minore di quello che aveva a quel tempo"
Il 5 giugno 1874, Dott. Achille Lanconelli F.F. di Sindaco, il Consiglio prende atto dell'obbligo che il Comune ha "a mantenere perpetuamente la ponticella sul Senio in corrispondenza alla via Violino e all'uopo e transito come al precedente dei pedoni e rotabili leggeri".
Il manufatto verrà ricostruito in continuazione alla ‘Violina’, le rampe alla sinistra del fiume saranno due, ma la rampa di destra resterà inalterata. 
Per rendere "più comodo accesso dei pedoni senza impedimento al transito dei veicoli leggeri" l'Ingegner Zampighi progettò due comode gradinate laterali larghe ciascuna m. 1,90. Quelle magnifiche scalinate che qualche scrittore con eccessiva enfasi, negli anni '80 affermò essere "così simili a quelle di Montmartre

 

rampa_e_casa_popolo.jpg (58602 byte)


    violina_rampe_gessi.jpg (56277 byte)

viulena_ponte_1960.jpg (22694 byte)

Le nuove rampe rifatte meno ripide nel 1960

 

      

Dal ponte sull'argine del fiume

 

violina_dal_ponte.jpg (268967 byte)

La casa sulla sinistra è quella abitata da Ciuculèta e Malgher negli anni '30 e '40. 

ponte_vecchio.JPG (32820 byte)

Stessa casa, a destra.

 

Qui siamo nei primi anni del '900: si nota un negozio di stoffe, forse delle sorelle Gramantieri, che poi si sposteranno nel porticato a destra.

La casa bianca a destra era 
dei Carioli.

viulena_oggi_dal_ponte_small1.jpg (22992 byte)
Stessa visualizzazione nel 2000

violina_ristrutturata3-2004.jpg (39917 byte)
... e nel  2004

 

     

Ciuculèta (Antonio Ghetti)
babbo di Maurino Ghetti, 
geometra in Comune nel dopoguerra

un click  o un tocco sulle immagini  per vederle ingrandite

 

Qui abitava Ciuculèta (Antonio Ghetti) con la famiglia negli anni '30 e '40.

Antonio Ghetti, detto Ciuculèta, era commerciante di vermout, liquori, vini e botti. Esponeva solo di lunedì mattina in occasione del mercato settimanale di Alfonsine, proprio davanti alla porta d'ingresso alla casa, sotto la rampa del ponte.  Viveva con la famiglia nell'appartamento soprastante di fianco ai Caravita. Maurino geometra comunale nel dopoguerra era il figlio.

ciuculèta.jpg (33703 byte)

Antonio Ghetti (Ciuculèta)
(negli anni '30)

   

Gigì d’Malgher (Luigi Caravita)
babbo di Graziella e Tina, (moglie di Carlo Soatti)

un click  o un tocco sulle immagini  per vederle ingrandite

 


Qui abitava Gigì d'Malgher (Luigi Caravita) con la famiglia negli anni '30 e '40.

 

Tina Soatti alla finestra della casa

Luigi Caravita detto Gigì d'Malgher era commerciante di mobili e aveva il negozio espositivo sotto la rampa del ponte.  Viveva con la famiglia nell'appartamento soprastante. 

Ebbe due figlie Tina e Graziella. Tina Caravita si sposò poi con Carlo Coatti (d'Fant). 

Graziella Caravita ha svolto attività di pittrice. 

 

  

Lo spaccio di Emilio Graziani

un click  o un tocco sulle immagini  per vederle ingrandite

violina_part_latoest_graziani.jpg (101778 byte)

graziani.jpg (74242 byte)

spaccio_graziani.jpg (72345 byte)

IL negozio da barbiere di Peppino dla Rema 

Il commesso era "Rubilant"(Luigi Bonetti)
(piano terra, sotto i portici)

 

| Alfonsine Violina inizio|