Durante il periodo del fronte (novembre 1944- aprile 1945)
la vita quotidiana in Romagna era particolarmente difficile.
Il cibo era scarso per cui veniva razionato; ogni
componente della famiglia aveva una tessera che permetteva l’acquisto di una
determinata quantità di alimenti. Si comprava soprattutto zucchero, sale e
olio.
Si mangiavano fagioli e molte patate. In campagna si
mangiava anche qualche animale, come polli e maiali.
Anche l’abbigliamento era razionato. La stoffa era rara;
chi aveva soldi andava a comprare al mercato nero.
Le donne ricominciarono a filare e a tessere la lana per
fare i vestiti.
La vita era diventata difficile perché le bombe
distruggevano le case.
Di notte gli aerei buttavano i bengala per illuminare la
città, poi cadevano le bombe.
Ogni notte passava un aereo, che i cittadini “Pippo”,
che faceva un giro di ricognizione. La gente spegneva tutte le luci e oscurava
le finestre per non farsi vedere.
Se “Pippo” vedeva segni di vita mandava i bombardieri.
Anche di giorno era pericoloso uscire da casa perché ci
potevano essere delle mine e cadere delle bombe.
La liberazione è stato un giorno molto importante per i
cittadini; arrivarono gli Inglesi e liberarono tutti i paesi vicino al fiume
Senio.
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