Alfonsine

 | Ricerche sull'anima di Alfonsine |

 

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Luciano Lucci
 

 

Origine della Resistenza ad Alfonsine

1° Capitolo
L'origine 
della
Resistenza 
ad Alfonsine 
e in Romagna
2° Capitolo
I compagni comunisti 
di Alfonsine e Arrigo Boldrini
(sei qui)
Capitolo
Riccardo Fedel (Libero) e Alfonsine
4° Capitolo
Sulla prima Resistenza armata in Romagna: un buco nero e una frattura della memoria 

I compagni comunisti di Alfonsine e Arrigo Boldrini

(2° capitolo)

Arrigo Boldrini nella primavera del 1943, da oltre un anno, era comandante con il grado di tenente di complemento della compagnia reggimentale del 120° reggimento fanteria della divisione «Emilia» di stanza alle Bocche di Cattaro (Jugoslavia). (dal suo diario. ndr). 

L'8 agosto, in licenza per malattia, raggiunse, dopo un lungo viaggio in treno, Ravenna dove prese contatto con suoi vecchi amici: Canzio Morosi, Giuseppe D’Alema (Pino), Mino Papi ed altri del partito comunista. Canzio, Mino e Pino li conosceva da anni, ma non aveva saputo mai nulla, prima d'allora, della loro milizia comunista.


Arrigo Boldrini

 

 

I compagni comunisti di Alfonsine

Nei giorni 30-31 agosto 1943 a Ravenna, su richiesta dei compagni di Alfonsine ai dirigenti comunisti della zona di Ravenna, si tenne a casa di Boldrini un primo contatto con alcuni responsabili comunisti di Alfonsine per stabilire come reperire le armi e organizzare la guerriglia in previsione di una crisi generale. 

Parteciparono Luigi Bonetti e Francesco Verlicchi di Alfonsine, incaricati di seguire le attività politiche e militari anche nei paesi limitrofi.

La riunione fondativa della Resistenza romagnola

L'8 settembre Boldrini era ancora in licenza a Ravenna. 

La sera dell’8 settembre si recò al caffè «Grande Italia», in Piazza del popolo, dove prima della guerra ci si ritrovava in parecchi amici. Il gestore del locale, un anziano antifascista, Gigi Laghi, gli consigliò benevolmente di stare molto attento e poiché era armato gli consegnò la pistola d’ordinanza per potersi recare in Piazza Garibaldi dove si stavano concentrando molti cittadini.

Fu sollecitato da amici a parlare alla folla. 

Ebbe un momento di timor panico e poi d’impulso prese la parola inneggiando alla libertà conquistata e indicò che bisognava cacciare i tedeschi e i fascisti

La riunione fondativa della Resistenza romagnola
(da notare che c'era
Riccardo Fedel)

L’11 settembre 1943 ci fu una riunione con i dirigenti comunisti romagnoli. Fu questa la riunione fondativa della Resistenza romagnola, che si tenne all’Hotel Mare-Pineta di Milano Marittima e a cui parteciparono, Arrigo Boldrini, Mario Gordini, Ennio Cervellati, Giuseppe D’Alema, Riccardo Fedel, Giovanni Fusconi, Gino Gatta, Rodolfo Salvagiani, Agide Samaritani e Virginio Zoffoli.

Circa a metà di quel mese si  costituì il CLN alfonsinese.

1° Capitolo
L'origine 
della
Resistenza 
ad Alfonsine 
e in Romagna

2° Capitolo
I compagni comunisti 
di Alfonsine e Arrigo Boldrini
(sei qui)

Capitolo
Riccardo Fedel (Libero) e Alfonsine
4° Capitolo
Sulla prima Resistenza armata in Romagna: un buco nero e una frattura della memoria 

 

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