CASAL BORSETTI
DE NOS AMOURS
(QUE RESTE-T-IL?)

Parole e musica di Charles Trenet

Ciò che rimane del nostro amore
Ciò che rimane di queste belle giornate
Una foto, vecchie foto
Della mia giovinezza
Cosa è rimasto di lettere d'amore

Storie vere di Luciano Lucci e Guido Pasi  (e di altri che volessero aggiungersi)

Comincia Luciano Lucci   (clicca o tocca qui o su un punto qualsiasi esclusa la foto) Gli adolescenti alfonsinesi fin dai primi anni '60 d'estate andavano a Casal Borsetti, stavano tutto il giorno sul candiano.... Si tuffavano al passaggio delle barche ed alla sera andava al dancing Lanterna di Marina Romea... o al bar Bologna, o al più modesto "Lanternino", a caccia di teutoniche (tedesche), ma non solo...  (clicca o tocca qui per continuare)   (clicca o tocca sulla foto e ne avrai un ingrandimento) Risponde Guido Pasi: (clicca o tocca qui o su un punto qualsiasi esclusa la foto) Roso da cocente invidia per le avventure Casalborsettesi di Luciano (non a caso detto “e Mostar”) metto sul tavolo la mia narrazione, anch'essa nata nel posto meno probabile, Casal Borsetti appunto.  (clicca o tocca sulla foto e ne avrai un ingrandimento) Non posso certo rivaleggiare con gli argomenti sfoggiati da Luciano con la Rita Calderoni. Non ho roba forte come “Nude for Satan” da mandare in rete io, bisognerà accontentarsi di un amore adolescenziale pur con alcuni sviluppi imprevisti.  Comunque, già che ci sono, provo a dare un senso a questa storia, contribuendo a quella che, prima o dopo sarà la prossima opera di Luciano: “Antologia degli  alfonsinesi a Casal Borsetti”. Intendo dire che anche da un banale o elementare svolgimento come è questo, forse è possibile trarre qualche utile riflessione più generale.  Qui conviene cominciare che altrimenti si fa lunga...  (clicca o tocca qui per continuare)