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IN QUESTA STORIA POI ENTRA IN SCENA ANCHE LA "SETTIMANA
ROSSA" ALFONSINESE...
Lo scritto di Padre
Agostino Romano Fiori, denominato “manoscritto
Fiori”, è citato da Gianfranco Rambelli che lo
utilizzò per scrivere “NOTIZIE ISTORICHE DELLA B. V. BEL
BOSCO CHE SI VENERA TRE MIGLIA LONTANO DALLE ALFONSINE” dal
quale viene citato come documento “che
si conserva nell’ archivio dell’Oratorio della B. V. del
Bosco, e dà questo titolo: “Origine e progresso della
divozione e concorso alla Sagra Immagine della B. V. del Bosco
dell’Alfonsine descritto dal P. L. D. Agostino Romano Fiori
Monaco Camaldolese in Classe di Ravenna l’anno 1715”.
Tale
documento originale sembrò irrimediabilmente perduto quando
l’intero archivio del Santuario fu bruciato nell’incendio
della Chiesa Santa Maria di Alfonsine durante la ‘Settimana
rossa’.
Come era finito nella chiesa arcipretale
di Alfonsine? Fin dal 1830 i sacerdoti addetti al Santuario
della Madonna del Bosco, ormai malridotto, cominciarono a dimorare ad
Alfonsine,
per cui tutti i documenti del santuario furono trasferiti
nell’archivio arcipretale, dove furono distrutti dal moto
insurrezionale della "Settimana Rossa", nel giugno
1914.
Quel
manoscritto non era mai stato dato alle stampe.
UN
COLPO DI FORTUNA:
Eraldo
Baldini,
noto scrittore di S. Pancrazio, trovò alla Biblioteca Classense una copia dei
"manoscritti Fiori", copia manoscritta e
senza illustrazioni. Ne diede la
notizia che fu ripresa anche nel libro di don Carlo
Pretroncini "Santuario della Madonna del Bosco" stampato nel
febbraio del 1989.
Quindi
l'incisione richiesta dal Padre Agostino Fiori servì probabilmente
per stampare una specie di 'santino cartaceo' da divulgare, e
poi fu utilizzato da molti altri per farne opere in ceramica o
quadri.
Nel
2003 Eraldo Baldini ne ha fatto la completa trascrizione
(non facile, vista la grafia) e l'ha regalata al mio sito web:
"Non è mi stato pubblicato integralmente -
mi ha scritto Baldini - in caso di utilizzo chiedo solo che
si menzioni che ho fatto io la trascrizione"
(Cliccare
o toccare qui per arrivare alla sua completa trascrizione)
ECCO
PERCHÉ ABBIAMO VARIE VERSIONI DELLA STESSA IMMAGINE.
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