Il
pilastrino potrebbe essere stato costruito nel '700 o addirittura nel
'600.
Siamo
a
Borgo Cavallotti (e burghèt di Sghènt). Qui vi fu probabilmente una
delle tante rotte del fiume Senio, avvenuta un centinaio di metri dopo
aver passato le vecchie scuole elementari che sono in prossimità del
Borgo. Dopo averla riparata si costruì sull'argine, che era anche
l'unica strada che collegava il paese con questi borghi, una edicola
devozionale dedicata alla Madonna, quel manufatto prese il nome di
"Madonna del Rotazzo".
Si
dice anche che lì si era formata una buca nel fondo del letto del
fiume che conteneva tantissima acqua: era detto (e bus de rutaz).
Lì
era annegato un uomo che portava il carro coi buoi lungo lo stradello
dell'argine. La leggenda narra che cadde col carro e coi buoi nella
buca e nessuno li ritrovò più.
Forse
il pilastrino con la Madonnina fu messo in ricordo di quell'episodio?
La
Madonnina venne rubata, e quando all'inizio degli anni '60, venne
costruita finalmente una strada a piè d'argine che proseguiva quella
da Borgo Gallina (via Borgo Fratti), dopo aver abbattuto un palazzone
che impediva il suo proseguimento, il vecchio pilastrino senza
madonnina venne tolto.
Poi,
quando la famiglia Tramontani si fece la casa lì sulla strada sotto
l'argine al n° 88 decisero di fare una colonnina con una Madonna, in
ricordo di quella che c'era sull'argine.
|