IL
PILASTRINO detto
"de Signurèn"
Lì
in quel punto della strada, dopo la casa di Pironi-Vardigli
fu costruita l'edicola in prossimità del luogo dove morì un
birocciaio.
«E' Signurèn» (il piccolo
Signore), così come lo chiamano gli abitanti della zona, giace protetto nella sua cella di mattoni
rossi, è una targa sagomata a croce, raffigurante un Cristo sofferente.
Fino al
2000, nelle sere di maggio, alcune persone si riunivano per la recita del rosario e durante la celebrazione religiosa era consuetudine posizionare all'interno della cella una statuina della Madonna comprata a Lourdes.
Lo sportello che chiudeva la cella non sì poteva più aprire perché fissato alle pareti con della calce.
Dopo
gli ultimi lavori di restauro sono stati messi dei cardini ed è stata
posta una chiusura con catena.
Sul pilastrino è scritto “Gesù
solo è via, verità e vita” e riporta l’immagine di Gesù
Crocefisso.
Nel mese di maggio veniva recitato
il rosario tutte le sere e veniva posta all'interno della cella una statuina
della
Madonna di Lourdes, acquistata proprio a Lourdes da alcune
pellegrine del luogo.
Particolarmente curata dal punto di vista architettonico, l'edicola devozionale ha fornito diversi spunti stilistici ai committenti che realizzarono
un altro pilastrino di via Reale (il n° 10)
Il
lavoro di restauro fu seguito dalla prof. di Arte: Sandra
Rossini, che
ne curò la parte pittorica.
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