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Un
libro su Alfonsine
"E' Café d'Cài"
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Approfondimenti |
Alfonsine
dal dopoguerra al nuovo millennio (Foto aeree o panoramiche, documentazione storica) La
foto mostra il paese nuovo di Alfonsine nei primi anni '50. Il problema della casa Il
problema impellente nell'immediato dopoguerra alfonsinese era quello delle numerose famiglie che si
trovavano senza casa. Si costituivano ogni giorno nuove cooperative, che andavano ad aggiungersi a quelle dei muratori e dei braccianti, sopravvissute persino al ventennio fascista.
Il nuovo piano di ricostruzione Si parlò subito della necessità di un piano regolatore, che consentisse al paese di svilupparsi verso nord-est, perché a sud e a ovest era stretto dai confini troppo vicini dei paesi limitrofi di Bagnacavallo e Fusignano, oltre che Ravenna, che arrivavano a poche centinaia di metri dalla piazza. Nonostante l’evidenza di questa necessità,
quelli che abitavano a destra del fiume Senio si opponevano alla
realizzazione del piano regolatore: essi sostenevano la sua inutilità
in quanto esisteva già quello vecchio, per il quale non si doveva
spendere nulla. La prima
giunta alfonsinese, capeggiata dal primo sindaco Mario Cassani,
permise di varare e di realizzare il nuovo piano regolatore, che fu
approvato quasi all’unanimità del Consiglio Comunale, salvo i voti
contrari di Lurenz d’Caravit (Lorenzo Servidei), e di pochi altri
che si opponevano. 1948
– La ricostruzione alla sinistra del fiume Senio: via 28° Brigata.
Nell’immediato
dopoguerra operava a Bologna, l'architetto Giuseppe Vaccaro, presso uno
studio di architetti che facevano da referenti per le opere di ricostruzione
nella Regione Emilia-Romagna. Vaccaro esprime le sue idee soprattutto nella
realizzazione di progetti di per la residenza collettiva - un tema presente
lungo l'intero arco della sua carriera, che trova esiti di notevole
interesse in alcuni quartieri realizzati nel dopoguerra, nell'ambito dei
piani Ina-Casa e Cep. La
proposta che gli venne fatta dall’Amministrazione di Alfonsine nel 1945 di
pianificare la ricostruzione, da zero, dell’intero paese, lo trovò pronto
ed entusiasta. In particolare Vaccaro fu
incaricato della progettazione del Piano di Ricostruzione, del Municipio e
delle Scuole Comunali. Il P.C.I. locale gli affidò l’elaborazione del progetto della sezione,
(oggi
demolita ndr). Verso la fine degli anni ’50 per la stesura del Piano Regolatore Generale Comunale fu dato incarico allo “Studio Parolini”. |
Foto (un click o un tocco sulle foto per avere un ingrandimento)
Piano di ricostruzione progettato da Vaccaro
Particolare del definitivo piano di ricostruzione di G. Vaccaro |
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