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Alfonsine

Foto aeree e panoramiche

Un libro su Alfonsine "E' Café d'Cài" (clicca qui, è tutto sul web) 
Questo sito è ideato e gestito interamente da Luciano Lucci


Approfondimenti
(cliccare o toccare sopra le foto o i titoli)

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Piazza Monti prima e dopo l'ultima guerra
(sei qui)

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La chiesa e il Lazzaretto anni '30

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Dal ponte vecchio alla piazza Monti


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Foto aerea di Alfonsine del 1944

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La chiesa Santa Maria

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Casa del fascio

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Come venne distrutto tutto il paese vecchio

 piazza Monti distrutta
Piazza Monti distrutta

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Il Municipio distrutto

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Casa Lugaresi

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Alfonsine dopoguerra

 

 

Piazza Monti  
prima e dopo l'ultima guerra

Piazza Monti da una foto aerea del 1938. 
La piazza è la macchia bianca centrale. 
In basso il fiume Senio e il ponte vecchio, con la Viulèna.


Tutto ciò che si vede nella foto è stato completamente distrutto dalla 2° guerra mondiale 
ad eccezione degli edifici 30, 20-21, 8, 27, 9,10,11,13



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1 - La Chiesa "S. Maria"
2 - Municipio
3 - Due Palazzine e    Pescherie
4 - Casa del Fascio
5 - Caffé d'Cai (Tommaso Pagani)
6 - Albergo"Al gallo" d'la Biastména
7 - Albergo "Alla Stella" ad Gigiò
8 - Sali e Tabacchi (ad Pitadé-)
     già di Augusta  "la spaziera")  
9 - Caffé Centrale "ad Frazché"
      (Francesco Tavalazzi)
10 - Palazzo e negozio Marini
11 - Palazzo Grazioli
12 - Palazzo Lugaresi (Antonio
      Camanzi)
13 -Credito Romagnolo
14 - Palazzo Santoni
15 - Tabaccheria Graziani "i maestar"
16 - Osteria d'la Tugnina
17 - Malgher (lavorazione mobili) con
      moglie "Burdona" e figlio "Maurino"
      (geometra del comune)

18 - Portici Corelli, qui c'era prima la
      locanda "Alla Stella" di Iusef
      (Giuseppe Monari), 
       poi Locanda "Al Sole" di Fed
19 - Portici Camerani: qui c'era lo studio
      fotografico di Bruno Pagani, e la
      prima  locanda "Al Sole"
20 - Cassa di Risparmio
21 - Antica Farmacia Lugaresi, 
      qui di Flora Gagliardi
22 - Casa Lanconelli
23 - Caffé Nazionale d'la Niculèna
24 - Casa di Giulia e Tonina Tassinari.
25 - Casa dove abitavano i coniugi
      Piccinini,
26 - Casa con l'ambulatorio del dentista
      Peppino Stagni
27 - Circolo Cittadino (già circolo dei
      monarchici), poi stallatico di Plopi,
      poi fabbrica Marini e oggi  detto
     "Palazzo Marini".

28 - Villa Marini (i Maré), 
       poi Palazzo   Preda
29 - Scuole Comunali
30 - Vecchie cantine dei "Maré", poi
       di Luigiò (Luigi Randi) e poi nel
      dopoguerra  Arnisté (Ernesto Contessi,
       padre di  Federica, moglie di Marino
      Marini) che ne fece la sede del 
     "Cinema Corso"
31 - Gelateria "Fiocchi"
32 - Antico palazzo "d'la Pépa", qui di
      "Fed" e Susanna con annesso 
       Ristorante ad "Fed"
33 - Casa di "Iusef d'la Stela" 
      (Giuseppe Monari), poi Sede del
      Dopolavoro fascista
34 - Asilo, già circolo Repubblicano "Fratti"
35 -Teatro-cinematografo "Aurora"
36 - Palazzo di "Cinè" (ex- Lazzaretto)
37 - Orto di Grisò
38 - Gioco delle bocce annesso al
      ristorante "Alla Stella" di Gigiò

Analisi dettagliata delle origini 
di Piazza Monti

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Foto aeree di Piazza Monti 
nel 1938

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Foto scattata dall'aereo dell'alfonsinese Serafino Faccani (Fino), pilota dell'areonautica militare dell'epoca. Si nota il vecchio centro di Alfonsine, con piazza Monti dove si vedono bene il lato ovest e il lato nord con rispettivamente la Casa del Fascio, il Municipio, e le due palazzine della pescheria. Poi il palazzo Santoni. Sul lato est la chiesa e la canonica col campanile. Più a sud le scuole il palazzo di Marén o Preda con il giardino, e il Casarmone (e' cantinò) di Luigiò

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e clicca o tocca qui per avere una tabella con i nomi di chi abitava le case.

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Piazza Monti 
dalla ricostruzione ad oggi

Il problema impellente nell'immediato dopoguerra alfonsinese era quello delle numerose famiglie che si trovavano senza casa. Il mese di maggio era già trascorso, la liberazione d’Italia era avvenuta e nel paese fremeva l’attività politica ed economica.

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Piazza Monti 1945

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Si costituivano ogni giorno nuove cooperative, che andavano ad aggiungersi a quelle dei muratori e dei braccianti, sopravvissute persino al ventennio fascista.

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Piazzale chiesa e Corso Garibaldi 1945-46

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Il nuovo piano di ricostruzione

Si parlò subito della necessità di un piano regolatore, che consentisse al paese di svilupparsi verso nord-est, perché a sud e a ovest era stretto dai confini troppo vicini dei paesi limitrofi di Bagnacavallo e Fusignano, oltre che  Ravenna, che arrivavano a poche centinaia di metri dalla piazza. 

Nonostante l’evidenza di questa necessità, quelli che abitavano a destra del fiume Senio si opponevano alla realizzazione del piano regolatore: essi sostenevano la sua inutilità in quanto esisteva già quello vecchio, per il quale non si doveva spendere nulla. La prima giunta alfonsinese, capeggiata dal primo sindaco Mario Cassani, permise di varare e di realizzare il nuovo piano regolatore, che fu approvato quasi all’unanimità del Consiglio Comunale, salvo i voti contrari di Lurenz d’Caravit (Lorenzo Servidei), e di pochi altri che si opponevano.  

Il centro del nuovo paese viene spostato alla sinistra del fiume Senio

Per la vecchia Piazza Monti inizia un inesorabile declino.