Piazza Monti:
le travagliate origini
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la mappa originale intera)
Questo
particolare della mappa del centro originario di Alfonsine è del 1552
(Arch. Stor. Com. di RA n° 506)
La mappa fu fatta disegnare dai Conti Calcagnini per la disputa con i Ravennati che ambivano stabilire confini a loro favorevoli per queste terre vallive.
Vi è disegnato il centro di Alfonsine a quei tempi.
In mezzo la
"Chiesa Santa Maria", a destra si legge "via
Reale", sopra c’è il fiume Senio: siamo nella zona dove oggi c’è Piazza Monti.
In verticale si nota una stradina che si snoda lungo l'arginino di un fossato che sarà la futura "violina".
Quel fossato che si prolungava lungo tutta l'attuale via Roma serviva da scolo delle acque che si andavano a disperdere nelle terre vallive a sud dette, nella mappa, "benedete bosc. Sig.
Conte".
Oltre la chiesa si legge: "fabrica nuova che s'ha da far": una costruzione importante che dal disegno sembra un cimitero.
Ancora alla fine del '700, c'era, proprio vicino alla chiesa, il cimitero che era lì da moltissimi anni.
Lo cita anche il Dall'Ara, priore (sindaco) di Alfonsine dal 1831 al 36 e nel 1846, in un suo intervento contrario alla costruzione del nuovo Municipio alla destra del fiume, in un terreno dei
Corelli, posto dietro la chiesa:
"e poi riguardo la natura del terreno non sappiamo quanto possa essere conveniente, e sana avendo servito per moltissimi anni al Cimitero
Comunale."
Le altre costruzioni sono denominate "capanno" e c'è scritto chi le abita
"sta bruto", "sta prete Domenico",
"sta nuova", "sta il corelli", "virgilio",
"sta tomasoni", "fabro", "sta bertoli"
"luigino", "marchesi Corelli", "casa dove Sta
virginio".
Piazza Monti dal
'600 al '700
La mappa
sopra è databile fine '600.
Il fiume Senio è
la linea scura grossa in alto.
La Violina è al
centro, con i portici Samaritani e Corelli. Lo "Stradone
della Chiesa" è la linea diritta orizzontale.
A
destra la linea verticale e la via Reale qui detta Strada Pubblica.
Si
noti che non c'è ancora il ponte. Sarà costruito solo nel 1838.
Poche le costruzioni: I.
La chiesa
Y. Osteria della Marchesa di Fusignano (Il futuro spaccio di Alfonsine in
fondo alla Violina)
H. L. proprietà del Conte Antonio Samaritani.
M. Capanni
Nella
mappa sotto del 1735 si può notare il fiume Senio con la Violina e il
ponte.
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Anno
1735
Il passo sul fiume
alla via Reale è detto "Vado", ed è senza ponte.
Si vedono già i
fabbricati dei Camerani e dei Corelli, la Chiesa col piazzale e la canonica.
Si può notare il fiume Senio con la Violina e il
ponte.
Dove
sorgerà piazza Monti c'è un fabbricato dei Camerani.
Al di là dello
"Stradone della Chiesa" si
vede la costruzione che in seguito ospiterà
negozi, spaccio e caffé di Tavalazzi.
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Anno
1817
In
questa mappa del 1817 si può notare il fiume Senio
con la Violina e il
ponte.
Il passo sul fiume
alla via Reale è ancora detto "Vado", ed è senza ponte.
Si vedono i
fabbricati di molti possidenti alfonsinesi, lungo lo "Stradone
della Chiesa"
(34) La Chiesa col piazzale e la
canonica.
Dove
sorgerà piazza Monti c'è (32) Casa Camerani .
A sinistra
(31) Casa Isani,
(30) Casa Scardovi,
(33) Casa Isani.
(35) Casa Corelli
(37) Casa Salvatori
(38) Casa Bendazzi
(42) Casa Marini
Al
di là del Senio la via "Borghetto" con le case
(20) Samaritani, (21) Mascanzoni, (22) ........ , (23) Corelli, (24) Isani,
(25) Camerani, (26) Lanconelli, (27) Gagliardi, (28) Isani, (29) Lugaresi,
(30) Scardovi, (39) Casa Finotti, ( 40) Casa Fuschini, (43) Lanconelli.
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la foto ingrandita)
Anno 1829
Nella
mappa sopra del 1829 si vede l'attuale piazza Monti, lo Stradone
della Chiesa (oggi Corso Garibaldi), la Violina, via Borse, il Vado di
Ravenna.
Ben evidenziata è la chiesa, con l'abside e la facciata rivolta
verso lo Stradone.
La
seconda croce, alla destra della chiesa, indica dov'era collocata una
croce vera in travertino: essa era stata donata alla parrocchia di
Alfonsine da Paolo Massaroli di Bagnacavallo nel 1809.
Poi in seguito fu
sistemata all'ingresso del cimitero dove si trova attualmente.
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la mappa intera)
Anno 1838
E’
una delle mappe commissionata a supporto del cosiddetto partito della
destra Senio: di quelli che volevano potenziare la zona della piazza e
della chiesa.
Qui al centro della mappa c’è la Violina e si vede
come tutti gli altri borghi siano disegnati dando una visuale che li
direzione tutti verso il ponte sulla Violina. Infatti in quegli anni si
era
aperto il dibattito se costruire un nuovo ponte al posto del vecchio della
Violina o rifarne un altro sul Vado, cioè sulla Reale.
Pianta dimostrativa
la località del maggior abitato delle Alfonsine; del Ponte che
attualmente serve per l'immediata e più facile comunicazione, ed accesso
alla Parrochiale, pub.a Piazza, (punto principale di riunione degl'
Abitanti;) diverse Botteghe, Caffé, Osterie, come alla Lett.a D.
Lett.a A: Vado cosiddetto di Ravenna destinato per l'Erezione di un Ponte
carreggiabile, totalmente fuori dell'Abitato. Lett.a B: Ponte attuale non
carreggiabile che direttamente mette alla Parrochiale e questa Piazza
Lett.a C:..
Il
“partito della destra Senio”
La mappa del 1838 ci indica che si era all’inizio di un dibattito e di una serie di proposte
fatte per costruire un palazzo Comunale.
Il “partito della destra Senio” aveva proposto di acquistare il
terreno A per costruire qui il nuovo Palazzo Comunale.
Tale acquisto
fu fatto nel 1845.
Ma qui il palazzo non si fece mai, anche se alla fine vinsero coloro
che volevano costruire il palazzo Comunale nel vecchio centro di
Alfonsine.
Il terreno marcato A
Da una nota della Legazione di Ravenna che sosteneva le scelte della
destra Senio:
“nell’unita Pianta ho marcato la Chiesa Parrocchiale, ed i
fabbricati adiacenti al detto Terreno, che confina alevante colle
residuali ragioni dell’Ill.mo Sig.r Vincenzo Corelli, a Ponente
colla Via grande detta Stradone della Chiesa, ad Ostro con altro
tenimento dello stesso Sig.r Corelli, ed a Settentrione colle ragioni
del Sig.r Giuseppe Lugaresi”
Al di là dello
"Stradone della Chiesa" si vede la costruzione che in seguito ospiterà
negozi, spaccio e caffé di Tavalazzi.
Questa costruzione è detta
"l'unica locanda dell'Abitato".
Qui c'era anche lo stallatico.
Anno 1838
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la mappa intera)
Anno 1838
Questa mappa del 1838 mostra la proprietà di Giovan Antonio
Camerani, che possedeva anche il fabbricato proposto da lui, già all’epoca, come possibile futuro Municipio, nella zona d'angolo tra la
"Violina" e "Lo stradone della Chiesa".
Fu redatta
dall'ingegner Sigismondo Ascani nel 1838 per la scelta del Comune di
Alfonsine di acquistare un terreni e un fabbricato dove erigere il nuovo
municipio. Questa scelta generò uno scontro politico all'interno dei
possidenti di Alfonsine che si trascinò fino al 1874, anno in cui fu
deciso finalmente di realizzare il progetto indicato nella mappa.
Segue
qui sotto la
documentazione allegata alla mappa
Zona
n° 3
Siamo sotto la rampa del fiume Senio, i cui argini si vedono appena
tratteggiati, in alto. A
destra i portici Corelli e a sinistra i portici Camerani. Nella
documentazione allegata alla mappa sono descritti come "Luogo
nel quale esistono le botteghe di caffé, macelleria, salsami, pescheria".
I proprietari erano il sig. Vincenzo Corelli e il sig. Giovan Antonio
Camerani, (due famiglie strettamente imparentate: i due sopracitati
erano cugini).
Zona
n° 969
E' tutta proprietà di Giovan Antonio Camerani, che possiede anche
un fabbricato, proposto da lui come possibile futuro Municipio, nella
zona d'angolo tra la "Violina" e "Lo stradone della
Chiesa": si vedono due fabbricati contrassegnati, proprio nella
zona dove verrà nel 1874 costruito il Municipio. Il terreno è
coltivato e è descritto come "orto". Tutto questo
diventerà piazza Monti.
Zona
n° 4
E' la casa che diventerà lo spaccio di Ricco e poi di
Pitadé. Nella documentazione allegata alla mappa è descritta come "Locanda
unica dell'Abitato"
Zona
n°5
Qui siamo nel piazzale della Chiesa Parrocchiale. Si vede la pianta
della Chiesa, con alcune costruzioni che fungono da canonica. La chiesa
ha qui ancora la facciata rivolta verso lo Stradone. Si nota però che
è contrassegnata una parte in scuro che sarà la futura nuova Chiesa con
la facciata rivolta alla Violina. Nella documentazione allegata alla
mappa è descritta come "Mercato Comestibili". Quindi
vi si svolgeva il mercato
Zona
n° 471
E un terreno che correva a lato dell'attuale Carraretto Venturi, fino in
fondo dove c'era il palazzo detto "Ospedale del lazzaretto",
perché fu adibito a ricoverare in quarantena gli ammalati della
micidiale epidemia di colera del 1855, che durò dal 5 agosto al 23
novembre. Su una popolazione di 7082 abitanti 242 furono colpiti e 127
morirono. Nella mappa
quel palazzo esisteva già ed era della famiglia Corelli. Tra le opzioni
proposte al consiglio degli Anziani (una specie di giunta comunale) il
Camerani e il Corelli avevano proposto che anche questa costruzione
potesse diventare il futuro Municipio. Il borgo attorno ancora oggi
(2003) è denominato 'e lazarett', da chi parla ancora dialetto.
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