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Quatré, baiocc, bulé, scud, un bàgar, bagatês, frénc. Termini dialettali romagnoli legati alle monete, ma da dove derivano esattamente?

Bulé deriva da ‘bolino’ moneta veneziana del ‘700 oppure da ‘bolognino’ moneta bolognese dal 1200 al 1850.

Quattrino deriva dalla moneta coniata da Carlo Magno (un quarto della moneta ‘denaro’ e il cui nome si è propagato fino al 1850)
Prima, nel sistema romano era la quinta parte di un baiocco, ossia la moneta più piccola, in rame.

Quatren.(1/500 di Scudo = 0,15 € ca) -
Il quattrino è per il Morri «Moneta di rame notissima che è la cinquantesima parte d’un paolo». Il nome “Quattrino” derivò da “valore di quattro pìccioli”, quattro piccoli denari. Fu battuta dal XIII al XIX secolo da quasi tutte le zecche italiane, dapprima in una “mistura” a bassa percentuale di argento, poi, con Papa Clemente VIII (1592-1605) iniziò il conio in rame.

Baioc deriva da ‘bajocco’, sorta di moneta di rame, che è la decima parte del Paolo, o Giulio, il nome ha origine antiche la moneta fu in vigore fino al 1865, quando valeva un soldo cioè 5 centesimi di lira

E Scud - Lo Scudo fu valuta dello Stato pontificio fino al 1866. Era in oro e anche in argento, poi del 1866 fu sostituito dalla lira pontificia con un tasso di cambio di 1 scudo = 5,375 lire.

  • Le cinque lire italiane venivano chiamate ancora 1 scudo durante il primo '900. Ecco perché ancora poche decine di anni fa anche qui da noi si diceva zent scud per dire 500 lire.

  • Sôld fu una moneta d'argento italiana emessa per la prima volta alla fine del XII secolo a Milano dall'imperatore Enrico VI (argento, 1.25 g). Il termine derivava dal latino solidus, moneta tardoromana e bizantina ed indicava il compenso dato ai militari mercenari (assoldati), sinonimo perciò di paga militare.

  • Poi fu trasformato nel bolognese a ‘bolognino’ (qualcuno suppone in Romagna col ‘bulé’). Poi ci furono riforme monetarie varie sia napoleoniche che papali.

  • I termini sôld e bulen sono rimasti in uso a lungo per indicare la moneta da 5 cent. di lira

  • French =.Lira piemontese (0,185 Scudi nel 1861) - Per noi romagnoli la lira che, nella monetazione carolingia equivaleva al Franco, fu detta in dialetto sempre e’ frenc e mai ‘lira’

    Bagaron “moneta di rame antica e misera, una volta di Bologna. Valeva 1/2000 di scudo”, cioè quasi nulla. È rimasto il detto nel dialetto romagnolo 'A n’ò un Bàgar…'

    Bagatin, una moneta veneta che valeva pochissimo pure lei (un quarto di un ‘quattrino’): è rimasta pure lei nel detto bagatês (rovinarsi, ridursi alla deriva).

    La foto qui sotto le raccoglie tutte o quasi ed è stata creata utilizzando una pagina e varie foto del sito del filese Agide Vandini, che ringrazio.

     

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